Carcere Vercelli: carcerato dà fuoco alla sua cella
Il sindacato della Polizia Carceraria: "Agenti allo stremo, servono interventi urgenti".
Una telefonata anonima alla redazione di Notizia Oggi Vercelli ha segnalato che nella serata di venerdì 9 settembre nel carcere di Billiemme, un detenuto aveva dato fuoco per protesta alla propria cella. Subito sono intervenuti gli agenti della polizia penitenziaria che hanno tirato fuori l'uomo e spento le fiamme, rimediando una lieve intossicazione per il fumo. Ma avrebbe potuto finire in tragedia.
Per verificare la notizia la redazione ha sentito il Sappe (sindacato della Polizia Penitenziaria) di solito bene informato, l'episodio è poi stato confermato da un comunicato stampa che pubblichiamo.
Pomeriggio di follia, ieri, nel carcere di Vercelli.
Come denuncia Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, “un detenuto straniero ha dato fuoco al materasso della sua cella ed altri oggetti dopo che gli era stato fatto presente che non poteva fare una telefonata. È stato provvidenziale l'intervento degli Agenti di Polizia Penitenziaria in servizio che, pur numericamente ridotto in quantità, sono intervenuti in tempo, dando l’allarme ed assicurando i primi interventi. Ancora una volta la professionalità e la prontezza della Polizia Penitenziaria ha evitato il peggio. A loro va l'apprezzamento e la solidarietà del Sappe, primo Sindacato del Corpo di Polizia Penitenziaria, che per l'ennesima volta si vede costretto a denunciare le gravi problematiche che assillano ormai da tempo le carceri regionali”.
"Il personale della Penitenziaria è allo stremo"
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, sollecita interventi ministeriali: “Si intervenga al più presto perché il Personale di Polizia Penitenziaria è allo stremo. Non si può continuare così, senza un minimo di sicurezza per i colleghi che vanno a lavorare e non sanno se e quando ritorneranno a casa, senza contusioni o quant’altro. Mi preoccupa questo nuovo grave episodio avvenuto nel carcere di Vercelli. Restano inascoltate le nostre segnalazioni al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria sulle disfunzioni e sugli inconvenienti che si riflettono sulla sicurezza e sulla operatività delle carceri piemontesi e del personale di Polizia Penitenziaria che vi lavora con professionalità, abnegazione e umanità nonostante una significativa carenza di organico. Ed è incomprensibile che chi ha il dovere di intervenire, ossia l’Amministrazione penitenziaria regionale e nazionale, non intervenga tempestivamente”.