Cantiere RFI di Viale Torricelli: stop ai lavori notturni

RFI sta togliendo la vecchia massicciata, sostituendola con nuovo materiale anche perché la vecchia tecnoiogia prevedeva l'uso di materiali amiantiferi che vengono rimossi con le dovute cautele.

Cantiere RFI di Viale Torricelli: stop ai lavori notturni
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RFI sta togliendo la vecchia massicciata, sostituendola con nuovo materiale anche perché la vecchia tecnoiogia prevedeva l'uso di materiali amiantiferi che vengono rimossi con le dovute cautele.

"Una gentile signora aveva segnalato al sindaco e all'assessore Remo Bassini la situazione di Viale Torricelli e zone limitrofe dove durante la notte gli abitanti erano costretti a dormire con le finestre chiuse per evitare di respirare i fumi di gasolio utilizzato da mezzi che lavoravano sulla ferrovia. C'è stata un'azione immediata dell'Amministrazione, che si è rivolta a RFI (Rete Ferroviaria Italiana) Torino e ARPA, e che, anche grazie ai mezzi d’informazione che hanno sollevato il problema, ha trovato soluzione con la sospensione dei lavori notturni da parte di RFI".

Questo il comunicato diffuso ai giornali oggi dal Comune di Vercelli è ci dà l'occasione di segnalare alcune informazioni che ci sono giunte nei giorni scorsi da diverse fonti. I lavori di cui si parla sarebbero la rimozione della massicciata vecchia e la sostituzione con nuovo pietrisco in un ampio tratto di ferrovia e, forse anche il cambio delle traversine, esiste una regolare gara di Rfi che ordina questi lavori praticamente sulla dorsale principale Torino - Milano - Bologna e anche in direzione Venezia. C

ome si vede in una delle immagini del cantiere vicino a viale Torricelli, c'è un grande mucchio coperto da teli. E' positivo che si siano questi teli, perché vuol dire che l'impresa sta lavorando con criteri di sicurezza, infatti il grosso problema di questi lavori è l'amianto. Sì perché la vecchia massicciata contiene minerale di amianto e il mucchio che si vede nella foto è lo stoccaggio della rimozione di questo pietrisco in un tratto di strada ferrata.

Secondo altre informazioni, ma qui il condizionale è d'obbligo, tutto il materiale asportato nel nostro tratto finirebbe (via ferrovia presumibilmente con i famosi locomotori diesel) in un punto di raccolta più ampio, nell'area ferroviaria di Santhià, da dove verrebbe poi caricato su camion chiusi con targa tedesca. Secondo alcuni per essere portati in impianti di smaltimento, altre voci sostengono che la vecchia massicciata viene venduta a paesi dell'est... Qui siamo però nel campo delle mitologie urbane.

Il fatto è che pare che le operazioni di rimozione avvengano di notte e dunque il mezzo obsoleto, motrice e vagoni gialli in foto di cui ci si lamenta di solito parte da Vercelli, ma poi segue i lavori sul percorso della massicciata.

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