Bufera del 26 agosto: Cimitero ebraico devastato
L'area è stata coinvolta nella caduta della copertura di via Siracusa
Un ulteriore fatto che delinea la bufera dello scorso 26 agosto come una delle più devastanti degli ultimi anni arriva dalla Comunità Ebraica di Vercelli e riguarda gli ingenti danni patiti dal cimitero di corso Randaccio, in gran parte dovuti al violento impatto di parte della copertura del condominio di via Siracusa che fiancheggia il cimitero e sulla quale c'è anche un ingresso secondario.
Cimitero inagibile
"Sabato scorso, il 26 agosto, il potente nubifragio che ha investito Vercelli ha colpito duramente il nostro cimitero ebraico di Corso Randaccio".
Così ersordisce la presidente Rossella Treves, e prosegue: "Dallo stesso stabile evacuato di via Siracusa 20 è precipitata parte del tetto all'interno del cimitero che consta di tre aree contigue: una dedicata alle sepolture ebraiche, una laterale e la terza, senza sepolture, destinata alle movimentazioni legate ai servizi funebri e alle manutenzioni del verde.
Tutte e tre le zone sono state oggetto di deposito di macerie, detriti, materiali di copertura e grosse travi atterrate durante il grave fenomeno atmosferico. A causa di ciò il cimitero, nella sua interezza, è attualmente inagibile e si rilevano numerosi danni alle sepolture, alle antiche lapidi e alla vegetazione che è parte integrante e oggetto di manutenzione costante in cimitero.
Situazione molto grave
L’attuale situazione è molto grave e non ancora quantificabile: in attesa di accordi e dovute perizie le macerie non sono state rimosse e quindi non è ancora chiara l’entità dei danni alle lapidi ma si rilevano parti di sculture e materiali lapidei staccati e caduti a causa della precipitazione del tetto. Ricordo che il cimitero, oltre ad essere un luogo di sepoltura attualmente non utilizzabile nell'eventualità di nuove sepolture, è anche luogo di conservazione di importanti opere scultoree tutelate dalla Soprintendenza e legate a nomi come Bistolfi, Sereno e Gariboldi".
L'auspicio è che la comunità vercellese e le sue istituzioni recepiscano la necessità di un sostegno alla Comunità Ebraica nel recupero di un bene storico e artistico di grande pregio, va ricordato che negli anni anche persone defunte all'estero hanno voluto essere sepolte a Vercelli insieme ai loro avi.