ALLEVAMENTI LAGER: Dopo la denuncia non è cambiato nulla
La Lega per la Difesa del Cane interviene dopo la messa in onda su RaiDue di un servizio della giornalista Innocenti, tornata negli allevamenti di maiali del Nord, a un anno di distanza da un precedente documentario shock ed ha verificato che niente è stato fatto.
La Lega per la Difesa del Cane interviene dopo la messa in onda su RaiDue di un servizio della giornalista Innocenti, tornata negli allevamenti di maiali del Nord, a un anno di distanza da un precedente documentario shock ed ha verificato che niente è stato fatto.
La Lega Nazionale per la Difesa del Cane rilancia l'indignazione per gli allevamenti-lager di maiali nelle grandi aziende zootecniche della Pianura Padana.
Ecco il testo del comunicato:
A un anno dallo scoop tv nulla è cambiato. LNDC al fianco della giornalista Innocenzi: che fine hanno fatto le ispezioni promesse dal ministro Lorenzin? Perché tanta indifferenza alla crudeltà?
La giornalista RAI Giulia Innocenzi, autrice di “Tritacarne”, dopo mesi ritorna in Pianura Padana per verificare cosa abbia messo in atto il Ministero della Salute per ripristinare condizioni di “normalità” e “benessere” animale negli allevamenti di maiali dopo il suo dossier tv che aveva messo a nudo gli orrori nei capannoni. La giornalista però scopre che è tutto come prima. Infatti, nel servizio che propone proprio mercoledì 15 marzo, su RaiDue nella puntata di “Animali come noi”, si vede un film già visto.
“Topi, sovraffollamento, cannibalismo, gabbie piccolissime con scrofe ferite: ho ritrovato così, a distanza di mesi, gli allevamenti di suini dell'eccellenza della pianura padana che denunciai con la mia prima inchiesta ad Announo. La ministra Lorenzin all'epoca li condannò duramente, annunciando ispezioni e controlli.
Com'è possibile che dopo una denuncia pubblica in tv, l'intervento della ministra della Salute e gli annunciati controlli da parte dei Nas, quegli allevamenti siano persino peggio di prima? E ora, come intendono intervenire per fermare queste aberrazioni?”. Questo è quanto denuncia la giornalista sui social.
“Ma è altrettanto aberrante – aggiunge la presidente nazionale LNDC, Piera Rosati – che neppure la denuncia mediatica sia servita a risvegliare le coscienze dei cosiddetti custodi del benessere animale, della veterinaria pubblica e dei liberi professionisti che sovrintendono alla gestione degli allevamenti. Come niente fosse, nessuna pietà, nessun rispetto. Solo dolore da mandare al mattatoio con la coscienza silenziata dal “tanto vanno abbattuti”. “Vogliamo sapere – prosegue Rosati – cosa sia stato messo in atto dal ministro, se si ritenga degna di attenzione da parte del suo ministero almeno la vita degli animali cosiddetti da reddito o se, più semplicemente, passata la rottura di scatole del servizio tv, calmata la pancia degli animalisti o, io direi, dei cittadini onesti e rispettosi di ogni forma di esistenza, si sia fatto finta di nulla. Certamente sappiamo distinguere da chi nelle istituzioni va fino in fondo per il rispetto delle leggi, e chi invece vuole darci solo un contentino per placare il nostro sdegno verso la crudeltà. Aspettiamo risposte”.