Allarme siccità: situazione difficile per gli apicoltori
Si spera comunque in un miglioramento per i prossimi mesi
Allarme siccità: il clima insolito rischia di avere ripercussioni anche per la produzione di miele.
Allarme siccità le api
«La situazione del miele? Ad oggi restiamo con gli occhi al cielo in attesa che arrivi la pioggia». A dirlo è Pablo Morlacchi, apicoltore di Arborio. La grande siccità che da settimane si sta registrando in tutto il Vercellese e in Valsesia non sembra essere un grande problema solo per la coltivazione risicola e i livelli dei corsi d’acqua ai minimi storici. «Le precipitazioni assenti o particolarmente ridotte che si stanno registrando di questi tempi, portano le piante a produrre poco nettare, quindi se il tempo dovesse continuare così, potrebbero esserci delle problematiche importanti. Nello stesso tempo si è notato un ritardo delle fioriture di alcune tipologie di erbe e quindi la naturale sincronia tra le piante e le api sembra un po’ sfasata».
Gelo e arsura
La primavera 2019 sta tenendo in molti con il fiato sospeso. «E’ tutto partito con molteplici dubbi, è difficile dire ora quale sarà il prodotto finale - prosegue l’apicoltore -. Nel 2011 ci sono stati 45 giorni di siccità ma il raccolto non è stato compromesso, nel 2017 le tremende gelate che avevano colpito l’acacia ci hanno comunque dato modo di toccare con mano un’altra situazione particolare. Ora ci troviamo in un momento decisamente insolito con un clima scombussolato che ci disorienta. Purtroppo ora come ora non possiamo fare delle previsioni precise, è ovvio però che se non piove, il nettare continua ad essere poco quantitativamente, e il miele subirà i relativi contraccolpi. Non ci resta che incrociare le dita per le condizioni meteo».
Maggio decisivo
Di parere simile anche Daniele Pasqualini, apicoltore di Greggio. «E’ molto presto per dire come sarà la stagione, preferisco essere un po’ cauto, la siccità è un elemento negativo rispetto ad un clima umido che potrebbe al contrario offrire un raccolto abbondante. Per adesso, personalmente mi sento di dire che non sembra compromessa la produzione, tutto sta a vedere cosa accade a maggio, tempo della raccolta. Noi confidiamo che a breve possa piovere perchè effettivamente per quanto riguarda i frutti c’è poco nettare, però aspettiamo a dare un giudizio sulla produzione 2019». E anche sulle situazioni pregresse Pasqualini sottolinea: «Questo è uno dei periodi particolari che nel corso della professione un apicoltore può capitare di affrontare, noi comunque continuamo ad occuparci delle api e guardiamo ai prossimi mesi che saranno decisivi per capire quale possa essere la produzione 2019».