Aggressione in carcere: "Bonafede incontri il sindacato"
Il caso arriva in Parlamento: l'appello del deputato Edmondo Cirielli, di Fratelli d'Italia.
Edmondo Cirielli, Questore della Camera dei Deputati, interviene sul caso dell'aggressione avvenuta nel carcere di Vercelli.
"Episodi di violenza quotidiani"
«E’ sconcertante che il ministro Bonafede si rifiuti di incontrare il Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) nonostante i numerosi episodi di violenza, ai danni degli agenti della Polizia Penitenziaria, che si stanno verificando, ormai quotidianamente, nelle carcere italiane». Lo dichiara il Questore della Camera dei Deputati Edmondo Cirielli, di Fratelli d'Italia. Il parlamentare si unisce all’appello lanciato, in queste ore, dal segretario generale del Sappe Donato Capece, a seguito dell'aggressione da parte di un detenuto di origine nordafricana a tre agenti, avvenuto ieri mattina alla casa circondariale di Vercelli.
"Piena emergenza sicurezza"
«Siamo in piena emergenza sicurezza nelle carceri e il Governo M5S-PD continua a snobbare le preoccupazioni e le richieste di incontro che giungono dalla Polizia Penitenziaria, a cui Bonafede, nei giorni scorsi, ha deciso di negare finanche l’utilizzo del taser impedendo così agli agenti di potersi difendere dalle aggressioni dei detenuti - prosegue - Inoltre siamo ancora in attesa della cancellazione della vigilanza dinamica per arrivare ad una seria riforma dell’ordinamento penitenziario che dovrà porre al centro la sicurezza degli agenti penitenziari».
Solidarietà agli agenti
«Ai poliziotti rimasti feriti a Vercelli giunga la mia solidarietà. Sarebbe opportuno, infine, che il Governo italiano stipuli un accordo con i governi del Nord Africa affinchè i detenuti stranieri irregolari scontino la pena nelle loro carceri. E, nel caso di immigrati regolari, venga prevista la revoca ad horas della cittadinanza italiana con immediato ritorno nei Paesi d’origine» conclude Cirielli.