Lutto

Addio a Maria Pia Bolchini: una vita di dedizione alla comunità Marianista

Aveva 70 anni, volto noto e amato per i fedeli che frequentano la chiesa di Billiemme e per tanti vercellesi

Addio a Maria Pia Bolchini: una vita di dedizione alla comunità Marianista
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Si è spenta lo scorso 7 novembre 2o23, all'età di 70 anni Maria Pia Bolchini. Persona molto nota nella comunità Marianista vercellese praticamente dalla sua costituzione.

Ne danno il triste annuncio padre Alberto Colombo, Angela e tutta la comunità.

Il rosario sarà celebrato oggi, mercoledì 8 novembre, alle ore 17,30 nella chiesa di Billiemme, dove si celebrerà anche il rito funebre giovedì 9 novembre alle ore 9,30.

Un ricordo personale

Maria Pia era entrata nel 1970 nella "famiglia" di Placido Vidale, a soli 17 anni, insieme ad altre allora ragazze: Angela, Rita, Maria Rosa e altri che al momento non ricordo. Placido aveva fondato in città la Comunità Marianista in quegli anni di grandi cambiamenti, scegliendo di lasciare il suo ruolo di educatore per stare in mezzo ai poveri, agli ultimi e così aveva dato a tante persone che stavano in istituti una famiglia vera e propria, Maria Pia era fra queste, per loro era papà Placido.

"Ti ringrazio - si legge nella testimonianza di Pia inserita nel libro dedicato a Placido, mancato nel 1991 - perché tu mi hai insegnato la strada da seguire. Ti ringrazio perché non sapevo fare niente, e tu con tanta pazienza, mi hai insegnato a fare la casalinga. Io ho buona volontà e continuo ancora".

Quella buona volontà è stata un prezioso dono per tante persone nei 53 anni vissuti "in famiglia". La sua vita di servizio è continuata sotto la guida di don Alberto Colombo dopo la scomparsa di Placido.

Piccoli episodi

Io la conoscevo già di vista, ma ho poi avuto modo di conoscerla a fondo e apprezzarne la grande dedizione nel servizio, cercando sempre di imitare quel sorriso e quella calma che aveva Placido, con gli alti e bassi di una vita comunitaria.

Lavoravo nella tipografia della comunità, prima a Cascine di Strà (anni che rivivo ancora con tanta commozione) e poi quando ci spostammo a "Billiemme".

Maria Pia preparava i pasti della comunità, sotto la supervizione di Alberto che, quando non confessava o non lavorava, si dedicava anche lui ai fornelli.

Vengono alla mente espisodi minuti, la cucina di Pia faceva molto affidamento sulla cipolla... e io non la potevo sopportare, e mi capitò all'inizio di fare lo schizzinoso... mi rimproverò giustamente, e così mi venne a piacere anche la cipolla. Ma sono tanti gli episodi... spesso legati alla cucina. Quando ci servivamo il caffè, nei bicchieri non nelle tazzine, non mancava mai di ricordarci che bisognava mettere il cucchiaino prima di versare. Una volta un commensale si dimenticò... il bicchiere si spaccò in due e il caffè si sparse sulla tovaglia con le più che giustificate rimostranze di Pia.

Una santità domestica

Prepara, sprepara, pulisci il tavolo, riordina la casa. Una routine giornaliera, a volte con l'aiuto di altri, a volte da sola.

Quanti poveri che chiedevano qualcosa da mangiare ha servito, quandi pellegrini... perché allora la comunità era un punto di sosta sulla Via Francigena, quanti amici della comunità...

E poi la preghiera, i momenti più felici delle gite, le festività, quando tutta la comunità si ritrovava.

Pia ha dato tanto amore fraterno e disinteressato a tutti, come le aveva insegnato Placido. Ha sempre avuto ben chiara la sua strada di servizio ai fratelli.

La passione per le camminate

Negli anni passati a Billiemme era diventata un volto molto noto e amato anche per i tanti vercellesi che riempiono la "chiesa del cimitero" perché era sempre presente alle messe e si occupava anche della questua.

Aveva stretto una bella amicizia con Rita, una collaboratrice della chiesa, e facevano delle lunghe passeggiate dal convento fino ai Cappuccini e ritorno, ma anche in giro per Vercelli, l'ho vista l'utlima volta un mese fa circa, in viale della Rimembranza, ed era sorridente e serena come sempre.

Una persona buona che ha servito Gesù con tutto il suo cuore, aiutando non poco don Alberto, e servendo Gesù serviva il suo prossimo. Lo ha fatto nella quotidianità, toccando il cuore di tutte le persone che l'hanno incontrata sul loro cammino.

Grazie Pia

Alla fine del suo ricordo di Placido scriveva: "Aiutami Placido, perché io vorrei, con l'aiuto di Maria e di Gesù, far parte della famiglia Marianista, vorrei essere una persona disponibile come te e dimenticare facendo del bene, la mia triste infanzia senza amore".

Ci sei riuscita cara Pia, molto meglio di quanto forse tu pensassi, e ora sicuramente sarai in Paradiso insieme a Placido ed a tante persone a cui hai dato molto, con amore.

Qui, sulla terra, sono in tanti che non ti dimenticheranno mai.

Gian Piero Prassi

Pia, seconda da sinistra, con Placido, Rita Bevilacqua e  amici della comunità in una gita a Superga.

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