Acconciatori ed estetiste chiusi per Pasqua
E’ allarme di Confartigianato, che chiede la riapertura delle attività.
“La mancata riapertura di alcune attività, fra queste principalmente Acconciatori ed Estetiste, è un grave colpo, soprattutto in un periodo come quello che precede la Pasqua e che avrebbe significato un boccata di ossigeno per imprese da troppo in sofferenze”
Questo il commento del direttore di Confartigianato Imprese Piemonte orientale, Amleto Impaloni, alla prolungata chiusura di Acconciatori ed Estetiste come misura di contenimento della pandemia da Covid 19.
Uno stop incompreso
“Un prolungato stop che non comprendiamo” spiegano Gianni Torraco e Giulia Luan, Rappresentanti di Acconciatori ed estetiste “Lavoriamo da sempre in sicurezza e la misure ulteriori previste per contenere la pandemia hanno solo incrementato un livello di sicurezza e attenzione già alto nelle nostre categorie, attenzione per la clientela e per i nostri collaboratori”.
“Tenere ulteriormente chiuse le nostre attività significa non riconoscere lo sforzo messo in atto ormai da un anno per operare in sicurezza e dare sfogo agli abusivi che delle norme di sicurezza proprio non prestano attenzione, con danni enormi per gli acconciatori ed estetiste vere e per la comunità” proseguono Luan e Torraco.
Un'occasione persa
“Il periodo pre pasquale poteva essere una occasione di lavoro e di parziale recupero, capace di alleviare i tratti sacrifici delle categorie, impedire di lavorare significa condannare donne e uomini che lavorano in regola e che in regola fanno impresa, alla crisi più profonda e alla chiusura. E non c’è ristori o sostegno che tenga” confermano Torraco e Luan.
“Chiediamo la revisione delle attività che possono restare aperte, con attenzione particolare verso acconciatori ed estetiste” conclude Impaloni “Non si può penalizzare chi lavora in sicurezza”.