Abbandonato dai genitori perché affetto da una rara malattia
Giovannino, così è stato chiamato all'ospedale Sant'Anna di Torino, ha solo quattro mesi.
Abbandonato dai genitori perché affetto da una rara malattia. Giovannino, così è stato chiamato all'ospedale Sant'Anna di Torino, ha solo quattro mesi.
Abbandonato dai genitori perché affetto da una rara malattia
Medici, infermiere e tante altre persone si stanno prendendo cura del piccolo Giovannino, abbandonato dai genitori in ospedale, come riporta la nuovaperiferia.it. E’ stato “adottato” dal personale della struttura sanitaria torinese dopo la diagnosi di una malattia rara: l’ittiosi arlecchino. Una rara patologia che colpisce una persona su circa un milione. La pelle è sottile, fragile e il rischio di infezioni è altissimo. Il piccolo, per questo motivo, vive all’interno dell’ospedale, grazie alle amorevoli cure del personale del Sant’Anna e chi ha preso a cuore la sua triste storia e continua a portare vestitini e giocattoli per lui.
Le cure e la speranza di una nuova famiglia
Per Giovannino tutti sperano che possa arrivare, al più presto, una famiglia che possa adottarlo. Le cure per questo tipo di patologia sono complesse e le strutture di “accoglienza” sul territorio non sono in grado di assicurare una collocazione adeguata alle esigenze del bambino.
LUIGI ICARDI (SANITA’): «GIOVANNINO E CHI LO ASSISTE NON DEVONO RIMANERE SOLI»
«Giovannino sta ricevendo all’ospedale Sant’Anna di Torino le migliori attenzioni sanitarie e umane possibili. I medici e gli infermieri che in questa tristissima vicenda stanno sostituendosi con encomiabile generosità ai genitori del bambino, devono poter contare sulla vicinanza solidale e concreta delle istituzioni, avendo l’assicurazione che la situazione verrà costantemente monitorata per garantire l’assistenza del bimbo in ospedale, fino a quando non si troverà un affidamento definitivo. La Regione certamente farà la sua parte, affinchè in questa battaglia nessuno rimanga solo».
Cosi l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, sul caso del bambino affetto da una malattia rara e incurabile, abbandonato dai genitori all’ospedale Sant’Anna di Torino.