Venduta all'asta la discoteca "Beverly" di Santhià
Addio alle serate in musica, ma in realtà un progetto per il suo futuro utilizzo al momento non è stato ancora depositato in Comune
Il Beverly di Santhià è stato venduto all'asta: il futuro probabilmente non sarà come il suo passato di musica e cultura. C'è chi parla di un futuro centro commerciale e chi di attività edilizie. Ma in realtà un progetto al momento non è stato depositato in Comune a Santhià. Ma è evidente il dispiacere dell'ex gestore Italo Caucino nel sapere che, con molta probabilità, il sito non sarà adibito ad attività di intrattenimento musicale. “A me rimane solo l'amarezza di vedere cancellato un grande e famoso locale che avevo creato 50 anni fa- spiega Caucino – in questi mesi ho fatto di tutto per dare un'opportunità ai santhatesi di avere un locale dedito agli spettacoli. Ho proposto la realizzazione di una cordata tra tutti i simpatizzanti del Beverly. Ho avanzato l'idea al Comune di acquistare l'area: oltre al locale si conta anche un terreno di 25mila metri quadrati confinante con l'autostrada Milano-Torino e quindi con un' eccezionale posizione strategica tra Lombardia, Piemonte e Valle d'Aosta. L'ammnistrazione comunale poteva comprare la proprietà, affittare il locale e recuperare i soldi dell' investimento. Un'occasione persa”. La struttura sicuramente racchiude in sè il ricordo di generazioni che proprio qui hanno visto passare le star internazionali più famose come Ray Charles, James Brown, Barry White, Donna Summer, Miguel Bosè, Riccardo Cocciante, Grace Jones e Amanda Lear, solo per citarne alcuni.
Le parole del sindaco Ariotti
Alle parole polemiche dell'ex gestore Caucino risponde però la sindaca di Santhià Angela Ariotti: “Inizio con il dire che non c'era nemmeno un motivo per far sì che il Comune acquistasse il locale. La nostra Amministrazione a brevissimo inaugurerà due spazi dedicati ad eventi: l'ente pubblico deve utilizzare spazi propri o in convenzione. Leggo sui social che probabilmente l'acquirente procederà alla demolizione e ricostruzione: posso dire che si sono presentati in Comune diversi soggetti intenzionati all'acquisto del Beverly e tutti ritenevano indispensabile la sua demolizione e la ricostruzione.Presumo necessiti anche una bonifica dell'area circostante. Inoltre, e lo dico al vecchio proprietario e alle persone che hanno frequentato quel bellissimo locale ricco di fantastici eventi, che dopo 50 anni le cose cambiano”.