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Festa della Repubblica
Un concerto della banda "I Giovani" e un discorso della sindaca Ariotti dalle forti emozioni al 2 Giugno di Santhià
Alta la partecipazione dei santhiatesi all'appuntamento dedicato alla Festa della Repubblica. Tra il primo ed il secondo tempo, la cerimonia ufficiale di consegna della Costituzione italiana e della bandiera tricolore ai coscritti del 2007
Forti emozioni per le celebrazioni del 2 Giugno, Festa della Repubblica, in quel di Santhià. Alta la partecipazione dei santhiatesi che hanno potuto godere del concerto musicato dalla banda musicale "I giovani", diretta da Cristiano Migazzo. Un repertorio intenso quello proposto da "I Giovani" che hanno spaziato dall'Inno della Regione Piemonte a marce orchestrate per banda di compositori del territorio. Tra il primo ed il secondo tempo, la cerimonia ufficiale di consegna della Costituzione italiana e della bandiera tricolore ai coscritti del 2007, da parte della sindaca Angela Ariotti, seguita da un suo intenso discorso rivolto proprio ai neo diciottenni. Un appello sincero e profondo alla memoria, alla responsabilità e all’impegno civico. Partendo dalla Festa della Repubblica, la sindaca Angela Ariotti ricorda l’importanza del voto come atto di libertà e partecipazione, sottolineando come negli anni si sia perso questo senso, trasmettendo ai giovani un’idea di disimpegno. Chiama in causa adulti, genitori ed educatori, invitandoli a riscoprire i valori fondamentali della Costituzione e a trasmetterli con l’esempio e l’ascolto autentico.
Un concerto della banda "I Giovani" e un discorso della sindaca Ariotti dalle forti emozioni al 2 Giugno di Santhià
“Ricordiamoci però che grazie a quel 2 giugno del 1946 gli uomini e finalmente anche le donne, si trovarono ad esprimere il proprio voto. Si recarono alle urne in tanti, perché avevano ben chiaro che fuggire non fosse sinonimo di libertà. Esprimere il proprio voto invece simboleggia l’affermazione di sé. In questi 79 anni abbiamo via via sempre di più rinunciato ad affermare la nostra volontà e questa rinuncia l’abbiamo instillata ai nostri figli. Ai genitori e agli educatori chiedo di scorrere quei primi 12 articoli della costituzione, e forti di questi principi fondamentali, di battersi affinché vengano rispettati, di indignarsi quando vengono calpestati. Secondo voi tutti questi diritti li avremmo ottenuti stando a casa? Li abbiamo ottenuti attraverso il voto. Ovvero seguendo la politica, che non è cosa sporca ci ha portato a progredire”, questo un estratto del discorso della prima cittadina di Santhià.
