Tumori pediatrici, presentato a Serravalle Sesia il piano pluriennale dell'Associazione Neuroblastoma
Si punta sulle nuove frontiere dell’immunoterapia e sui progetti di medicina personalizzata
L’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma ha presentato nei giorni scorsi, nella sede amministrativa di Serravalle Sesia, la strategia dei prossimi cinque anni, 2023-2027, e la progettualità scientifica. Questi i filoni di ricerca su cui si punta in continuità con una storia trentennale: nuove frontiere dell’immunoterapia, progetti sulla medicina personalizzata e “di precisione” al fine di intervenire sulle cellule malate risparmiando il più possibile quelle sane. E poi, ad esempio, il progetto GENEDREN che da ultimo ha svelato sulla base di una grande mole di dati diverse mutazioni genetiche alla base dello sviluppo del neuroblastoma, tumore tra i più diffusi in età pediatrica.
Trent'anni dell'associazione
Inoltre, si pensa ai trent’anni dell’associazione, nata il 23 luglio del 1993, ipotizzando tra le altre cose un evento in Valsesia “da dove sono arrivate le prime risorse importanti” in termini di donazioni, nel 1993 in aiuto alla ricerca, come ricorda la presidente dell’organizzazione, la valsesiana Sara Costa, nella sua relazione sul piano di attività per il 2023.
Un “bilancio solido”, “il valore della trasparenza”, “l’importanza di essere riconosciuti per efficienza e trasparenza dall’Istituto Italiano della Donazione”, ente di verifica di cui l’associazione è socia aderente; “la grande generosità degli italiani”; e ancora, “la fedeltà nel tempo dei donatori” nonostante il calo degli importi donati legato alla crisi economica di questi tempi: sono alcuni dei punti illustrati dalla presidente Costa, soddisfatta per la tenuta dell’associazione e per un percorso tradotto in risultati incoraggianti, come quelli “straordinari della campagna di Natale 2022”.
Punti di forza e strategie da valorizzare per la campagna di Pasqua 2023, con un obiettivo di fondo per il futuro: sviluppare il piano di attività pluriennale 2023-2027 rivisto e riorganizzato rispetto al precedente quinquennio, in parte rallentato dalla pandemia e dalle ultime crisi mondiali.
Occorre rafforzare i progetti di ricerca che sono portati avanti, secondo logica di rete, da centri di cura di eccellenza e da centri di ricerca italiani in grado di fornire risultati fondamentali per la guarigione dei bambini
Il tutto, puntando sempre sui territori con referenti, volontarie e volontari, per la promozione del valore del dono e il sostegno alla ricerca per il miglioramento della qualità di vita di bambine, bambini e adolescenti bisognosi di nuove cure.