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Testimonianze e proiezioni in ricordo del fotografo vercellese Marcello Libra

L 'iniziativa si è svolta sabato scorso, nel giorno in cui l'uomo avrebbe compiuto 64 anni

Testimonianze e proiezioni in ricordo del fotografo vercellese Marcello Libra
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Scomparso il 25 febbraio del 2016, a soli 56 anni, il vercellese Marcello Libra, uno dei più importanti fotografi naturalistici italiani, è stato commemorato sabato, nel giorno in cui avrebbe compiuto 64 anni, come meglio non si sarebbe potuto, in una salone del Seminario arcivescovile affollato di gente. A ricordarlo, con testimonianze e proiezioni, i suoi amici, vale a dire alcuni dei più importanti fotografi naturalistici italiani: il tutto sotto l’intelligente regia del Circolo fotografico “Controluce” di Vercelli.
A condurre l’evento, l’amica fraterna Ada Brunazzi, giornalista e fotografa, autrice di un libro-intervista intitolato “Ritratti selvatici: racconti in natura insieme a Marcello Libra”. Quel libro, edito da “Effedì” venne presentato il 16 maggio del 2015, prima dell’inaugurazione della splendida mostra in Arca organizzata dal Comune e intitolata: “I colori del bianco”.

“Tutti i colori di Marcello Libra”

Titolo ripreso sabato nel pomeriggio in Seminario: “Tutti i colori di Marcello Libra”. In apertura, toccante testimonianza della moglie di Marcello, Stefania, che ha ricordato il loro primo incontro, in piscina: “Aveva gli occhiali da sole e un paio di infradito orribili. Nacque subito una bella amicizia, che poi si è trasformata in qualcos’altro”. Poi è stata la volta delle testimonianze e delle proiezioni: esemplare, a proposito delle più significative, il montaggio di Marco Bosco e di Federico Ranghino, del “Controluce”. Sono intervenuti, con parole e immagini Valter Bernardeschi, Anna e Massimo Bottoni, Mario Cioni, Roberto Mazzagatti ed Elisabetta Rosso. Il pubblico ha ammirato straordinarie immagini dalla Norvegia (a cura di Anna e Massimo Bottoni), poi un reportage di Libra su Castelluccio, con una fantastica esplosione di colori; quindi un viaggio in Lapponia, a cura di Roberto Mazzagatti, i daini di San Rossore proposti da Mario Cioni e soprattuto, grazie ad un magnifico montaggio del duo del “Controluce” Bosco-Ranghino, le indimenticabili immagini sui “Colori del Bianco” catturate da Marcello Libra in Antartide, Giappone, Nord America ed Europa. Tutti hanno ribadito come Libra, “persona vera, schietta, che ha regalato a tanti grandi emozioni,” fosse un “gigante” della fotografia. Bellissimi, toccanti, i ricordi di Ada Brunazzi. Ad esempio, quello sulla strategia utilizzata da Libra per vincere la paura dell’aereo, dal quale si devono realizzare molti servizi fotografici. “Prima di andare in Antartide a fotografare i suoi pinguini - ha detto l’amica e collega - Marcello sperimentò più volte il volo su un Cessna, vincendo anche la paura delle vertigini”.

Insomma, un pomeriggio di forti emozioni e di tanta commozione, che a Libra sarebbe piaciuto. In sala era presente anche il fratello, Alberto.

EDM

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