Rischio ambientale in corso Rigola e via Locati: orti vietati
Si sono attesi anni per avere gli esiti delle analisi, che sono preoccupanti.
Nella foto l'area interessata (evidenziata in giallo).
Da anni si sa che l'area intorno alla "ex discarica Montefibre" a ridosso dell'argine del Sesia era a rischio di pesante contaminazione, l'area specifica della discarica era già stata messa in sicurezza anni fa, ed era stata progettata una campionatura ulteriore nei terreni circostanti. Ma prima bisognava ottenere dai residenti della zona l'autorizzazione a compiete carotaggi nelle loro proprietà.
Un iter lungo
Un iter assai lungo, iniziato ancora con l'amministrazione Forte. Le campionature sono state così fatte nell'agosto del 2020 e gli esiti sono stati al centro di una conferenza dei servizi apposita a cura del Settore Edilizia, Ambiente e Sicurezza Territoriale del Comune, terminata nei giorni scorsi, con un verbale con la valutazione dell’Analisi di Rischio inerente l’area denominata “Zona E” facente parte del sito Aree Limitrofe all’Ex discarica Montefibre (cod. ASCO n. 02242), costituita dall’area classificata con destinazione d’uso residenziale dal vigente P.R.G.C., con accesso da Corso Rigola e che si affaccia lungo via Monsignor Locati.
Gli esiti hanno imposto al sindaco di Vercelli l'emanazione di un'ordinanza, datata 21 maggio, che vieta nell'area la coltivazione di ogni sorta di ortaggi e l'allevamento degli animali, più altre prescrizioni.
Gli esiti delle indagini
Nello specifico, nella premessa dell'Ordinanza, si osserva che:
"1) gli esiti delle ulteriori indagini eseguite ad agosto 2020 sulla matrice suolo superficiale all’interno delle villette ubicate in via Monsignor Locati hanno confermato la presenza di sostanze chimiche in concentrazioni superiori alle CSC (Concentrazione Soglia di Contaminazione) sia per la destinazione d’uso residenziale (Colonna A tab. 1 D.Lgs. 152/2006) sia per quella commerciale/industriale (Colonna B tab. 1 D:lgs. 152/2006);
2) la viabilità di via Monsignor Locati, circostante il plesso residenziale presente sulla Zona E, già precedentemente indagata, presenta anch’essa superamenti delle CSC;
3) gli esiti dell’Analisi di Rischio di tipo ambientale, igienico-sanitaria, implementata con i dati delle ultime indagini eseguite negli anni 2017-2020, hanno evidenziato un potenziale rischio per i recettori bambini ed adulti per le vie di esposizione contatto dermico e ingestione suolo."
Prossimamente ci sarà una nuova campagna di analisi per la misurazione dei "gas interstiziali" dunque sono stati disposti dei vincoli temporanei sull’uso del suolo e del sottosuolo, in attesa dell’ottenimento dei finanziamenti già richiesti alla Regione Piemonte nell’ambito degli stanziamenti previsti dal D.M. n. 269 del 29.12.2020, finalizzati alla realizzazione del progetto di messa in sicurezza permanente del sito.
Le limitazioni
Le limitazioni imposte nell'area interessata prevedono il divieto di orti e giardini, divieto di utilizzo delle aree per la coltivazione di frutta e verdura, divieto di allevamento (polli, tacchini, ecc), divieto di consumo di frutta e verdura raccolta in dette aree, così come di carni e/o prodotti (uova, latte, ecc) di animali allevati nella Zona E. Idem non è ammesso l'uso di acqua proveniente da eventuali pozzi privati nell'area, anche se non ne risultano ufficialmente.
Queste sono solo alcune delle principali prescrizioni dell'Ordinanza, ve ne sono altre, ad esempio le ditte che dovessero effettuare lavori al sedime stradale di quell'area, dovranno operare con determinate attenzioni.
QUI sotto i link per scaricare i documenti completi.
Ordinanza_discarica_ex_montefibre
Mappa_area_discarica_ex_Montefibre
Catricalà: "Ci hanno dormito sopra per un anno"
Della questione, come del resto per tutte le altre grane ambientali, si è occupato a fondo il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Michelangelo Catricalà, che osserva: "Credo che se non fosse stato perché io avevo sollecitato la realizzazione della caratterizzazione da 24.000 euro come da apposita determina, ferma da più di un anno, a quest'ora non se ne sarebbe fatto ancora nulla. Invece è risultata una situazione grave. Io avevo depositato una mozione, appoggiata anche da Siamo Vercelli" e "Voltiamo Pagina" per l'attuazione del piano di caratterizzazione già approvato. Per poterla bocciare con il pretesto che ormai era anacronistica avevano spedito ai residenti le lettere per l'autorizzazione ai carotaggi pochi giorni prima della discussione! Eppure è servita a farli muovere. Ora seguirò con attenzione gli sviluppi, questa è un'area a rischio e lo si sa da tempo".