Rifugiati dall'Ucraina: Istituzioni e volontariato si preparano all'accoglienza
Già qualche caso isolato è ospitato in città. Si stanno definendo i dettagli organizzativi.
Nella foto, di fonte UNCHR, i rifugiati ucraini entrati in Polonia.
E' in corso in Prefettura (nel tardo pomeriggio di mercoledì 1° marzo) una riunione a cui partecipano il Sindaco Corsaro, altri esponenti delle istituzioni, la Caritas e altre realtà del sociale coinvolte.
L'obiettivo è quello di definire un piano il più strutturato possibile, in modo da evitare il rischio di soluzioni improvvisate e dare risposte il più possibile efficaci in vista di un flusso di persoen che sarà comunque consistente.
Già presenti alcuni rifugiati
Se ne saprà di più nelle prossime ore anche in base alle disposizioni regionali e nazionali, che sono in fase di definizione. La macchina organizzativa a livello locale farà perno sulla Prefettura. Certamente il dispositivo verrà approntato nei tempi più rapidi possibili.
Intanto sono già in città alcune persone fuggite dalle zone di guerra una mamma con il figlio è già stata sistemata dal Comune in uno degli alloggi protetti. Si sa anche di un altro nucleo familiare che ha trovato accoglienza da parenti, Una modalità che si può presumere molto praticata, vista la presenza di ucraini nella nostra comunità.
Gli aggiornamenti dall'Anci
In attesa delle disposizioni che arriveranno direttamente dal governo attraverso il coinvolgimento delle Prefetture, l’Associazione dei Comuni ha già incontrato i rappresentanti del Viminale. “Oltre alle necessarie e urgenti operazioni di ampliamento della Rete SAI - fanno sapere da ANCI nazionale - sono in fase di valutazione azioni ed interventi di più celere attivazione, che possano valorizzare anche le “naturali” reti di sostegno e solidarietà dei numerosi cittadini ucraini residenti in Italia”.
Il pensiero di Corsaro come presidente Anci Piemonte
Sulla questione è intervenuto anche il presidente di ANCI Piemonte e sindaco di Vercelli, Andrea Corsaro, che oggi ha partecipato ad un incontro interlocutorio svoltosi in Prefettura a Torino. “Siamo pronti a dare una risposta concreta alle necessità immediate di chi scappa dagli orrori della guerra. Nello spirito che da sempre caratterizza il Piemonte, faccio appello ai colleghi sindaci affinché, in attesa dei provvedimenti che arriveranno del governo, si attivino per fare un censimento delle strutture da destinare all’ospitalità e all’accoglienza”.