Ricordi senza nome: fotografie ritrovate dall’Archivio dell’Istituto di Belle Arti
L'esposizione rimarrà visibile dal 29 luglio a fine ottobre 2022.
Il Museo Leone di Vercelli, oltre a conservare le ricche collezioni del notaio Leone, custodisce anche le opere e le raccolte dell’Istituto di Belle Arti, tra le quali spicca per interesse un vasto archivio fotografico. Ne fanno parte molte immagini, risalenti a un periodo che va dalla fine dell’Ottocento alla prima metà del Novecento, molte delle quali ancora conservate sulle originarie lastre di vetro o sulle prime, antiche pellicole. Negli ultimi anni, grazie anche alla perizia e alla disponibilità dello storico fotografo vercellese Pier Luigi Fiorini, si è provveduto alla loro digitalizzazione, che ha permesso di fare riemergere volti, paesaggi, monumenti e città, molti dei quali difficili da riconoscere.
L'iniziativa si inserisce tra le proposte di Dedalo
Per questo il Museo Leone ha deciso di chiedere aiuto ai Vercellesi in una prima esposizione del 2019 dal titolo “Ricordi senza nome: fotografie ritrovate dall’Archivio dell’Istituto di Belle Arti” e oggi, in una seconda all'Ospedale Sant'Andrea di Vercelli, a tutti coloro che sosteranno nella Sala d'attesa del Centro per i Disturbi Cognitivi e Demenze.
Viaggio nella memoria
L'iniziativa si inserisce tra le proposte di Dedalo Vola sul filo del progetto Well Impact (Fondazione Compagnia di San Paolo). Gli utenti, pazienti e accompagnatori, e il personale sanitario sono invitati a fare un viaggio nella loro memoria o più semplicemente a segnalare le loro impressioni sulle fotografie esposte, annotando i nomi delle persone ritratte, i luoghi o gli eventi fissati nelle immagini.
Gli organizzatori ringraziamo per l'accoglienza la responsabile dell’ambulatorio del CDCD, la dottoressa Barbara Sarasso, e tutto il personale sanitario, in particolare l'OSS Annalisa.
L'esposizione rimarrà visibile dal 29 luglio a fine ottobre 2022.