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Ricercatore UPO detenuto in Iran: un appello per Djalali dal Vercellese

Incontro del Centrodestra su libertà e diritti civili

Ricercatore UPO detenuto in Iran: un appello per Djalali dal Vercellese
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Giovedì pomeriggio, la sala del Piccolo Studio presso l’abbazia di Sant’Andrea, ha ospitato un incontro sulle gravi violazioni dei diritti umani in corso da decenni in Iran e che hanno visto quest'anno forti repressioni di manifestazioni spontanee di cittadini .
L'esule iraniana e attivista per i diritti umani, Ghazal Afshar, membro dell'Associazione dei Giovani Iraniani, ha condiviso con il pubblico presente la difficile realtà vissuta nel suo paese, dialogando con l'onorevole Emanuele Pozzolo che ha organizzato l'incontro assieme al sindaco Andrea Corsaro.

Djalali è detenuto da sette anni nel braccio della morte

Durante l'evento oltre alla relatrice, hanno preso la parola oltre all'onorevole Pozzolo , il presidente della Provincia Davide Gilardino, i consiglieri regionali Carlo Riva Vercellotti e Alessandro Stecco e l'Arcivescovo Monsignor Marco Arnolfo.
“Ho partecipato convintamente dimostrando la mia vicinanza a questa causa - racconta il consigliere regionale della Lega Salvini Piemonte Alessandro Stecco, che presiede la commissione Sanità - Durante il mio intervento, ho richiamato l'attenzione sulla causa di Ahmad Reza Djalali, medico iraniano naturalizzato svedese e ricercatore dell'Università del Piemonte Orientale di Novara. Djalali è detenuto da sette anni nel braccio della morte con l'accusa di spionaggio e rischia l'impiccagione”.
"Ho firmato e sostenuto nel 2020 in Consiglio regionale una mozione bipartisan di attenzione e sensibilizzazione sul tema della liberazione del dott Djalali e continueremo a mantenere alta l'attenzione su questa drammatica situazione, anche considerando le numerose tragedie che sono state raccontate durante l'evento di ieri”.
L'Onorevole Emanuele Pozzolo, deputato vercellese di Fratelli d'Italia e membro della Commissione Esteri ha dichiarato "Affrontare la situazione drammatica del criminale regime teocratico iraniano significa anzitutto avere il coraggio di parlare chiaro e senza tentennamenti: anche per quanto riguarda l’ingiusta detenzione del dottor Djalali. La comunità internazionale deve fare muro contro le strategie terroristiche del regime di Teheran, senza cedere di un millimetro sulla difesa dei diritti umani”.
Il Consigliere Regionale Riva Vercellotti di Fratelli d'Italia, presidente della commissione bilancio del parlamentino piemontese, ha dichiarato: "Sono passati sette anni da quando Ahmadreza Djalali è stato incarcerato ingiustamente: anni di torture, violenze e una condanna a morte che potrebbe diventare esecutiva da un momento all’altro.
Come ho avuto modo di esprimere durante la partecipazione al vertice mondiale della resistenza iraniana a Parigi ribadiamo la ferma condanna del Consiglio regionale nei confronti del regime iraniano e la solidarietà al coraggioso popolo iraniano.
La forza di queste proteste si percepisce dalla violenza utilizzata dalle autorità per placarle, ma la storia ci insegna che la libertà e l'affermazione dello stato di diritto vincono ogni ingiustizia"

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