Quasi metà dei passeggeri controllati era sul bus senza biglietto
L'amministrazione comunale fa un primo bilancio dei controlli e anticipa verifiche ancora più stringenti

Pacchia finita per chi viaggia sui bus a sbafo? Forese è la volta buona perché sono iniziati i controlli della Polizia Locale sui mezzi cittadini.
La prima tranche di controlli ha riguardato 106 vercellesi, 43 le multe accertate, per cui quasi la metà dei controllati, nonostante fosse stato già segnalato il "giro di vite" non erano in regola.
I primi risultati sono stati illustrati dal sindaco Roberto Scheda, dagli assessori competenti e dal Comandante dei Vigili nella mattinata di oggi, mercoledì 2 luglio.
«Voglio essere chiaro - ha sottolineato il primo cittadino - i controlli sui mezzi pubblici non sono una tassa occulta. Sono un segnale forte, visibile di legalità. Perché nessuno può sentirsi al di sopra delle regole».
Controlli più intensi da settembre
«Queste non sono verifiche spot, le intensificheremo già a settembre con l’avvio del nuovo anno scolastico» ha aggiunto l’assessore alla Polizia Locale, Paolo Campominosi.
Gli agenti, nei giorni scorsi, hanno ispezionato le linee urbane di Vercelli facendo emergere un’evasione del 40%. «Per troppo tempo, in città, non si sono effettuati controlli e questo ha innescato questo livello alto di biglietti non pagati» fa notare Campominosi.
«Tollerare chi viaggia senza pagare è un insulto a chi rispetta le regole. Sarebbe come dire che l’onestà è facoltativa, che chi è furbo può approfittarsene impunemente. E questo non è il messaggio che vogliamo dare» ha ripreso il sindaco.
Abbonamenti e biglietti hanno costi sostenibili
Campominosi ha ancora rilevato:«bisogna anche far capire, a chi possiede un abbonamento delle linee extraurbane... Senza dimenticare che la corsa singola, la cui durata è di 90 minuti, è di 1,30 euro. Infine ci sono moltissime agevolazioni consultabili sul sito di ATAP».
"Faremo a metà con Atap dei proventi delle multe"
L’assessore alle Partecipate, Stefano Pasquino, da parte sua, ha evidenzia: «Dati alla mano, quando i controlli si svolgono, come emerge dalle indagini svolte a Torino e Milano, l’evasione cala di circa 20 punti percentuali. I soldi delle sanzioni venivano incassate da ATAP, azienda con la quale, da sempre, abbiamo proficuo rapporto. Questo particolare - sottolinea - non appare pienamente corretto. Nelle prossime settimane avremo un incontro cordiale e collaborativo con ATAP per rivedere questo aspetto affinché la cifra venga suddivisa al 50%».