Il caso

Profughi al riparo dal diluvio sotto i portici del municipio

Sopresi dalla forte pioggia non avevano altro riparo a portata di mano.

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Una scena che si può definire "da terzo mondo", i profughi di piazza Mazzini sono scappati all'imminente diluvio della nottata di martedì 26 luglio in direzione dei portici del municipio per trascorrere la notte, qualcuno li ha dotati di mantelline impermeabili ma ancora una volta è emersa l'assenza delle istituzioni, che dovrebbero gestire queste situazioni e non voltarsi dall'altra parte ormai da quasi tre anni.

Una soluzione che si continua a non volere

E' così difficile dare un tetto, anche solo una tenda come per i terremotati, a queste persone che aspettano anche per settimane per essere correttamente registrate come richiedenti asilo prima di approdare ai Cas?

Per ora è prevalsa la politica del logoramento (delle persone in attesa) cercando di stancarli e dunque farli andare a tentare la sorte da qualche altra parte. Le associazioni qualcosa fanno, è vero, ma non basta per quella soluzione che può venire solo con il coordinamento e la partecipazione attiva di Comune e Prefettura.

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