Posti all'Asl Vc declassati a tempo determinato: le proteste della Cgil Funzione Pubblica
Il disappunto del sindacato e la richiesta di "maggior rispetto" per chi lavora
Nelle passate ore uno dei post più visti del nostro sito è stato quello relativo agli otto posti all'ASL Vc, inizlalmente dati come a tempo "indeterminato" secondo quando comunicato a tutti i giornali dal Centro per l'Impiego di Vercelli, comunicazione di cui abbiamo conservato copia. Ma ad un certo punto è arrivata un'errata corrige da parte sempre del Centro Impiego in cui si sottolineava che non erano a tempo indeterminato ma a tempo determinato di sei mesi, in pratica da un'occasione più unica che rara, alla solita "pezza" per chi è senza lavoro e passa da un precariato e l'altro.
Errore materiale o cambio in corsa?
La cosa ci ha contrariato non poco, perché avevamo puntato proprio sull'eccezionalità della proposta e abbiamo dovuto correggere il nostro post.
Ora giunge un comunicato della Cgil Funzione Pubblica che presenta un'ipotesi ancor più inquietante, ovvero che i posti possano essere stati pensati a tenpo indeterminato e declassati in corso d'opera.
Non sappiamo se si tratti di un mero errore materiale, magari un modulo copiato da un altro e non modificato opportunamente, o di una scelta aziendale, sta di fatto che questa è la presa di posizione del sindacato.
"Un bando che viene trasformato da tempo indeterminato, a tempo determinato"
"E quindi posti di lavoro che da stabili, diventano precari.
A seguito della modifica avvenuta, nel giro di poche ore, al bando di concorso per 8 posti di Operatore Tecnico area del personale di supporto - da tempo indeterminato a tempo determinato di 6 mesi - la Funzione Pubblica CGIL Vercelli Valsesia, ha manifestato la propria preoccupazione in merito all’accaduto.
Un disappunto che si esprime anche con questa Nota stampa, per il fatto che si era creata la possibilità di assumere in forma stabile otto unità di personale, dando ‘respiro’ a un settore che ha alti carichi di lavoro, che danno luogo a un elevato stress lavorativo.
Per questo, la Funzione Pubblica CGIL Vercelli Valsesia contesta l’ennesima beffa che rischia di creare ulteriore precariato nel settore della Sanità, peraltro sempre più coinvolto in un vero e proprio esodo di personale. Le rassicurazioni pregresse (e future) dell’Azienda non hanno convinto e non convinceranno: così la FP CGIL, - interessata alla gestione del miglior servizio possibile da parte dei professionisti sanitari, alla erogazione delle prestazioni e alla tutela del personale dipendente, - chiede all’Azienda Sanitaria Locale di Vercelli di rivedere la decisione adottata.
La FP CGIL chiede che siano attivate tutte le garanzie del caso, con particolare attenzione alla gestione del Personale e un maggior rispetto nei confronti di coloro che svolgono i propri compiti e doveri con il massimo dell’impegno, nonché garanzie sulla qualità del servizio sanitario reso".