Il futuro della città

Piano Kipar a Vercelli: l'archistar del paesaggio ha spiegato la filosofia green del suo masterplan

Al Teatro Civico i vercellesi hanno potuto scoprire nei dettagli gli interventi che trasformeranno il paesaggio urbano

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Anche se è stata più che altro una conferenza, non certo un contesto in cui poter eventualmente ascoltare altre proposte, l'incontro al teatro Civico per illustrare il futuro della città, partendo dai prossimi lavori in viale Garibaldi, piazzetta Alciati e piazza del municipio, è servito ai vercellesi presenti in sala, un buon numero anche se si tolgono autorità e addetti ai lavori.

"C'è una visione d'insieme"

Il sindaco Andrea Corsaro nell'aprire la serata ha mitragliato l'uditorio snocciolando milioni e milioni di euro nei vari progetti realizzati dalla sua amministrazione, anche quelli che non c'entrano nulla, già fatti, in corso o a venire e allargando l'orizzonte anche agli altri due grandi progetti legati al Pnrr che verranno in futuro. Il tutto per sottolineare che "L'amministrazione ha una visione d'insieme e guarda sempre avanti. Non sono interventi scollegati ma pensati con un criterio".

Per inciso quello che sta per vedere i primi lavori in viale Garibandi è relativo al centro storico, in futuro ci saranno gli altri due "Isola grande" e "Isola verde" in cui si vedrà la realizzazione di un parco fluviale sulle rive del Sesia, il primo ha nella disponibilità i fondi Pnrr, gli altri due sono approvati ma non ancora finanziati.

E in conclusione ha ricordato: "Si dice che c’è qualcuno seduto all’ombra oggi perché qualcun altro ha piantato un albero, ecco noi vogliamo essere chi ha piantato l'albero. Sono passi in avanti, con una visione ben chiara. Un progetto nato durante il covid, abbiamo sfruttato il tempo per predisporre tutti i passi necessari".

"Coltivare" il futuro

Kipar ha spiegato prima dei dettaglii realizzativi la filosofia che sta alla base del suo "piano", ha prima ricordato il "patto climatico" che l'Europa vuole stringere con le nuove generazioni.

"Non è un progetto ingenieristico, non è un progetto di costruzioni... E' un progetto di coltivazioni".

Dunque la filosofia che sta dietro la rigenerazione di viale Garibaldi, perché diventi compiutamente un parco naturale nel cuore della città, o delle "isole verdi" previste in piazza Alciati e piazza municipio, è figlia di quanto dall'Europa (trainata da Germania e Paesi del Nord) si sta facendo e predicando per fermare il riscaldamento globale. Una visione d'insieme che comporterà sacrifici ben maggiori di dover parcheggiare l'auto duecento metri più in là... Va poi detto che la parte più grande della "Rigenerazione urbana" riguarda l'edilizia popolare, interventi su edifici che saliranno al top delle classi energetiche, andando sempre nella direzione di ridurre l'impatto ambientale.

Una serata utile

Al di là delle valutazioni che ognuno potrà trarre è stata un'occasione proficua, per capire che almeno nelle intenzioni c'è una strategia ben chiara e che non bisogna guardare alle novità come a una "seccatura", anche perché si fanno opere importanti senza intaccare il bilancio comunale, grazie a un'opportunità che passa una volta sola, che comunque bisognava cogliere. Un incontro positivo, anche perché c'è stata anche una parte dedicata alle domande del pubblico. Forse si poteva fare prima, ma certamente ora le idee, almeno sulle linee generali e la filosofia che le ispira, le cose sono più chiare, almeno per chi ha voluto partecipare all'incontro,

 

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