La foto è stata scattata qualche giorno fa, ma chi passa spesso da quelle parti, nel parco sul lato antistante la casa di riposo, avrà visto la scena in infinite repliche, e sempre con lo stesso copione, un abbondante “foraggio” sparso a terra e frotte di volatili, qualche volta sono pezzi di pane, oppure granaglie, farine.
Una vera piaga
Da anni, proprio da anni, sul tetto della Rsa e su altri tetti della zona staziona uno “stormo”, forse sarebbe più corretto definirlo un “gregge” di questi “topi volanti” che possono portare malattie e sicuramente portano il loro guano… che non fa certo bene alle strutture. Stazionano aspettando che, puntualmente, arrivi il “rancio”, a volte si spostano in aria in una minacciosa e sgradevole nuvola.
I piccioni non muoiono di fame
I piccioni, o colombi che dir si voglia, non muoiono certamente di fame… Non dargli da mangiare non è una crudeltà, ma una buona pratica di salute pubblica. Se non hanno da “pasturare” sono obbligati a diverderi in piccoli gruppi e non a concentrarsi tutti in pochi posti che diventano in breve tempo un vero schifo. Nessuno vuole una “caccia” ai piccioni, piuttosto un maggiore uso dell’intelligenza da parte dei cittadini.
Multe fino a 250 euro
Ed è pure vietato (almeno nel regolamento comunale edizione 2004, lo stesso chiamato in causa, art. 104, per far rimuovere il lenzuolo su bimbi di Gaza, ndr): L’art. 144: “E’ vietato, nelle vie e nelle aree ad uso pubblico del centro urbano, cibare colombi al fine di evitare eccessive concentrazioni dei medesimi”. Le sanzioni vanno fino a 250 euro.