Nicoletta Pagani, manager della tv pubblica, ospite del Rotary Club di Gattinara
Continua il filone “I soci si raccontano” per valorizzare e far conoscere le eccellenze professionali
Il Rotary Club di Gattinara, presieduto dall’Architetto Fulvio Caligaris, per i tradizionali incontri del mercoledì, prosegue nel filone: “I soci si raccontano”, per valorizzare e far conoscere le eccellenze professionali, come Nicoletta Pagani. Responsabile della gestione ed esecuzione dei Contratti riguardanti parte del patrimonio immobiliare dell’Azienda della TV Pubblica, che supporta i vertici aziendali e gestisce i rapporti con i soggetti istituzionali.
“Raccontarsi non è facile in quanto parlare di noi stessi non ci concede la giusta prospettiva”: Nicoletta è una donna riservata dal forte temperamento e dalla preparazione ineccepibile: “A parte gli anni dedicati agli studi e a una breve parentesi di Pratica Legale, la parte importante della mia vita è maturata interamente nella realtà lavorativa della TV Pubblica. Trent’anni anni di un percorso fascinoso e faticoso che, senza rendermene conto, hanno assorbito tutti i miei interessi. Anni trascorsi ad accettare sfide, a viaggiare per poter acquisire conoscenza della complessa struttura aziendale, a trascorrere parte del tempo libero in stazioni o aeroporti, insieme a qualche libro, o al mio compagno di attese il sudoku! Anni dedicati nel tentativo di acquisire nuove competenze e di migliorarle, grata del privilegio di essere stata indicata dall’Azienda per un percorso di crescita formativa perfezionata tra aule della Scuola di Formazione Giuridica in Roma e del Politecnico di Milano, fino a un Executive Master in IT (Tecnologia dell’Informazione) Governance & Management presso la Luiss Business School. Sono stati anni stimolanti, nei quali ho avuto modo di conoscere un microcosmo di persone interessanti e anche curiose, che mi hanno consentito inconsuete aperture mentali e ricettività nei confronti delle idee nuove”.
La passione per il volontariato sociale
Questi che Nicoletta definisce “privilegi”, però sono andati a scapito della sua vita personale: il poco tempo a disposizione e le distanze, non le hanno permesso di sviluppare come avrebbe voluto i suoi interessi, ma è riuscita a ritagliarsi almeno spazi per il volontariato sociale.