Le ricette anti siccità del Consorzio Baraggia
Possibili interventi sui corsi d'acqua per incrementare l'approvvigionamento dell'area Nord del Vercellese.
Nella foto la conferenza stampa avvenuta l'altro giorno a Vercelli.
Il Consorzio di Bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese ha illustrato alla stampa alcune ipotesi per far fronte alla carenza d'acqua. Un passo strategico secondo il Consorzio potrà venire dalla realizzazione del progettato invaso in Valsessera. E, a proposito di grandi invasi, è stato sottolineato che senza le opere portate avanti nei decenni passati oggi il nostro territorio sarebbe già assetato in modo pesante.
Nel breve e medio termine si potranno fare interventi minori, ma in grado di dare milioni e milioni di metri cubi d'acqua in più al territorio.
L'emergenza resta tutta
Nonostante gli eventi temporaleschi delle ultime ore che hanno colpito la Pianura Padana, l’emergenza siccità può dirsi tutt’altro che risolta sia nella nostra Regione che in tutt’Italia. Mentre lo stato d’emergenza è pronto per essere dichiarato, ma con modalità ancora sconosciute, è il Consorzio Bonifica della Baraggia a fare il punto della situazione per quanto riguarda il territorio di competenza Vercellese e Biellese.
Acqua potabile per 50.000 abitanti
«Il Consorzio Bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese è un ente che, con la sua rete di acquedotti sottesi ai numerosi pozzi, alle prese superficiali e, soprattutto, agli invasi sui torrenti Ostola e Ingagna, garantisce l’approvvigionamento di acqua potabile a ben 39 Comuni, per oltre 50mila abitanti - ha sottolineato il presidente Leonardo Gili - Non solo. Accanto all’essenziale servizio di approvvigionamento idropotabile, il Consorzio provvede a distribuire l’acqua degli invasi e delle prese superficiali dai torrenti Cervo, Elvo e dal Fiume Sesia a circa 20.000 ettari coltivati prevalentemente a riso.
Inoltre, si occupa della manutenzione dei canali che garantiscono l’allontanamento delle acque dai centri abitati e dai suoli ogni qualvolta colpiscono il territorio eventi meteorologici intensi. Se non ci fossero i tre invasi oggi saremmo al disastro: non ci sarebbe acqua da bere e non ci sarebbe agricoltura. In Piemonte cadono mediamente 16 miliardi di metri cubi d’acqua, ma non sappiamo raccoglierli; la preoccupazione di questi mesi sarebbe di certo minore con l’invaso sul torrente Sessera che contribuirebbe a ridurre in modo marcato la siccità. Va, tuttavia, osservato che ci vorrà ancora tempo per realizzare quest’opera, in primo luogo perché occorrono finanziamenti ingenti. I programmi del Consorzio, quindi, proseguono anche con altre importanti iniziative che potranno dare auspicabilmente (ed in tempi più modesti) risultati provvisori tangibili per il comprensorio; tra queste, la realizzazione di un’opera di derivazione fissa sul Fiume Sesia ed il potenziamento degli invasi esistenti».
Gli interventi allo studio
Il Direttore del Consorzio Alessandro Iacopino ha a sua volta spiegato che «il potenziamento degli invasi sui torrenti Ostola e Ravasanella verrebbe realizzato mediante il sopralzo del paramento e, tale soluzione, oltre a limitare la cantierizzazione a siti già occuparti da tali infrastrutture, garantirebbe ulteriori 5 milioni di metri cubi di acqua, se l’intervento sarà completato dai primi due lotti della condotta proveniente dal Sessera, anche in assenza dello sbarramento»
«Per quanto riguarda l’Ingagna – conclude Iacopino - la soluzione potrebbe essere quella di riprendere il vecchio progetto della galleria dal Torrente Elvo che garantirebbe circa 4 milioni di metri cubi di acqua tramite il Rio Griola. Se non vi fosse stato l’Ingagna, oggi, le colture maidicole biellesi non avrebbero scampo per la siccità mentre, pur con qualche limitazione, quest’opera dimostra anche quest’anno di essere un patrimonio nazionale, realizzata nel territorio biellese, di cui andare orgogliosi, e che va salvaguardata e, ove possibile, potenziata per affrontare le nuove sfide causate dal clima».
Gili, infine, ha ribadito che l’attività del Consorzio garantisce un servizio sociale sul territorio e ritiene inammissibile che le opere proposte possano essere oggetto di critiche, quando invece hanno rappresentato la soluzione di problemi gravi, tanto per il potabile quanto per l’irrigazione, di un vasto territorio soprattutto biellese e vercellese».
I numeri della Baraggia
IL COMPRENSORIO
> 44 mila ettari di estensione
> 22 mila ettari di risaia
> 36 comuni tra le province di Biella Vercelli
> 9500 consorziati
> 3 Invasi artificiali
> 6 centrali idroelettriche
> 1 Acquedotto
> 1 DOP Riso di Baraggia Biellese e Vercellese
In base all’art. 3 dello Statuto il comprensorio di bonifica su cui opera il Consorzio ha una superficie totale di ettari (Ha.) 43.938, che ricadono nelle seguenti Province e Comuni:
a) Provincia di Vercelli - Comune di: Albano Vercellese ha. 1213 - Arborio ha. 1967 - Balocco ha. 2344 - Buronzo ha. 2372 - Carisio ha. 2693 - Casanova Elvo ha. 799 – Formigliana ha. 863 - Gattinara ha. 2425 - Ghislarengo ha. 1046 - Greggio ha. 947 - Lenta ha. 1829 - Lozzolo ha. 47 - Oldenico ha. 139 - Rovasenda ha. 2853 - Roasio ha. 1549 - San Giacomo Vercellese ha. 924 - Santhià ha. 884 - Villarboit ha. 2428.
b) Provincia di Biella - Comune di: Benna ha. 920 - Borriana ha. 120 - Brusnengo ha. 582 - Candelo ha. 869 - Castelletto Cervo ha. 1446 - Cavaglià ha. 373 - Cerrione ha. 1196 - Cossato ha. 1119 - Dorzano ha. 72 - Gifflenga ha. 200 - Lessona ha. 204 - Massazza ha. 1182 - Masserano ha. 1364 - Mottalciata ha. 1765 - Salussola ha. 3194 - Sandigliano ha. 515 - Verrone ha. 726 - Villanova Biellese ha. 769.
AMBITO IRRIGUO OTTIMALE
Nell’ambito dei compiti di riferimento e riordino previsti dagli articoli 45 e 51 della Legge n. 21/99, la Giunta della Regione del Piemonte ha assegnato al Consorzio il ruolo di Ente gestore dell’Ambito Territoriale “Baraggia”, di circa 120.000 ettari che si estende fino ai territori montani.
Nell’ambito di questo vasto territorio sono comprese le opere irrigue che fanno capo agli invasi ed alle derivazioni da torrenti.