La Cgil: "Assistenza a rischio alla casa di riposo di Trino"
"Personale sotto organico, non è un luogo di lavoro normale"
La Fp Cgil e le rappresentanze sindacali unitarie della Casa di riposo ‘APSP S. Abate’ di Trino Vercellese rivolgono un appello a Prefetto, Regione Piemonte, Provincia di Vercelli, Comune di Trino Vercellese e Asl Alessandria.
Appello alle Istituzioni
I sindacati premono per siano trovate le risposte necessarie alle attuali criticità della residenza per anziani "perchè, se non affrontate con urgenza, rischiano seriamente di far collassare un Ente assistenziale molto importante per il territorio".
"Non è un luogo di lavoro normale"
Dalla Cgil rivendicano: "fondi e strumenti adeguati per il personale - pesantemente sotto organico - affinché sia garantito il buon funzionamento dell’Ente, reso precario dalle attuali criticità che rischiano di provocare una drastica riduzione del servizio offerto agli ospiti e di incrementare i fattori di rischio professionale del personale. Attualmente, infatti, la Casa di riposo ‘APSP S. Abate’ di Trino Vercellese non può essere definito un luogo di lavoro “normale”, dove esigere una attenta gestione dei servizi alla persona, nuovi strumenti di partecipazione e di vigilanza da parte degli utenti e degli operatori".
Se ne parla da qualche mese
Da qualche mese il "caso" dell'ex Ipab a Trino è fonte di confronto, il Pd locale che è in minoranza nel Consiglio Comunale aveva già mesi fa espresso preoccupazione per oltre mezzo milione di euro di debito accumulati in soli due anni e sottolineato le criticità della struttura. L'amministrazione comunale aveva risposto che il disavanzo verrà ripianato in dieci anni e che non c'erano rischi di chiusura"