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La bravura cinematografica di Matteo Ghisleri premiata dal pubblico online e dalla critica

Il cortometraggio del 17enne studente dello Scientifico sta riscuotendo gran successo.

La bravura cinematografica di Matteo Ghisleri premiata dal pubblico online e dalla critica
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Un talento in piena regola. A 17 anni, Matteo Ghisleri sta mietendo premi nel campo della regia cinematografica e il suo cortometraggio d’esordio ha avuto finora un notevole successo sulla piattaforma in cui è stato inserito.

I lettori di Notizia Oggi Vercelli lo hanno conosciuto sette mesi orsono in una bella intervista. Oggi Ghisleri fa il punto su questa nuova e appassionante carriera illustrando i progetti per il futuro. “Aut aut”, il suo corto, è stato parecchio apprezzato dagli addetti ai lavori...

«Inizialmente non avevo nemmeno intenzione di candidarlo a dei festival. Dopo poche settimane di euforia ho iniziato a provare un forte senso di ripugnanza per ciò che avevo partorito. Volevo dedicarmi ad altro per evitare di stagnare in un circolo vizioso fatto di contentini e l'autoproduzione mi era d'impiccio. Tuttavia, in un secondo momento, ho pensato che sarebbe stato opportuno farlo conoscere maggiormente dal momento che la piattaforma sulla quale avevo caricato il progetto non aveva un afflusso di utenti così ampio. Dopo più di un anno di "colonizzazione", ho ottenuto 8 selezioni. La prima è avvenuta con L'Aimaff, Athens International Monthly ArtFilm Festival, che ha attribuito al mio Aut Aut una menzione d'onore. Successivamente il progetto è sbarcato negli Usa con la selezione all'Hollywood Blood Horror Festival che ha visto la vittoria di Vincenzo Amoruso, attore protagonista, nonché co-produttore del cortometraggio, del premio "Best young actor". Sono seguite la selezione come semifinalista al London Indie Short Festival of 24 Frames, quella come finalista al Roma Short Film Festival e quella all'Heart International Italian Film Festival di Bologna. A settembre sono stato selezionato dal Caorle Film Festival al quale ero stato invitato a presenziare, ma per motivi scolastici ho dovuto seguirlo in differita.

C’è stato poi il turno del R.I.M.A., Rio de Janeiro International Monthly Awards e dell'Hirpinia Film Festival in Campania». Il giovane regista non lo nomina, ma è giusto aggiungere che Aut Aut è in concorso anche per il David di Donatello del 2022. Per un ragazzo giovane come te e al suo primo lavoro come è stato preparare un corto così apprezzato con il protagonista principale che ha già ottenuto due ambiti premi?

«Il prossimo anno, con i dovuti scongiuri, avrò infatti in ballo le riprese di un lungometraggio di cui sarò autore, regista e interprete. Inizialmente doveva essere un altro corto, ma in corso d’opera le idee si affastellavano, facendomi virare in direzione di un lungometraggio. Preferisco celare la natura di questo sino al suo concepimento definitivo; posso solo dire che, sebbene nasca come prodotto cinematografico, esso si prefigura l'obiettivo di angariare un poco ancora il visivo, sempre che sia ancora possibile. Ideato e sviluppato nel mentre di una clausura trascorsa per metà da botanico del marciapiede e per metà da carcerato, il disegno dell'opera è frammentario, quasi confessionale e sovente vede la materia incandescente dei sogni anteporsi alla regola cinematografica».

Nel mentre il giovane vercellese continua il percorso formativo presso l’Officina degli Anacoleti e con la lettura di testi e la visione di film e spettacoli teatrali. «Seguo anche con grande interesse – continua Matteo - le tappe italiane di uno dei miei autori teatrali preferiti, Romeo Castellucci, creatore di un teatro fondato sulla totalità delle arti che lo rende ricco di visioni. Sono stato la settimana scorsa a Torino per la sua opera “Schwanengesang ” e lo seguirò anche alla Triennale di Milano dove presenterà “Bros”, in cui sarà regista, creatore di scene, luci e costumi».

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