"Io parlo italiano": corso per stranieri, collaborazione Comune di Santhià e Arcidiocesi
Previste cento ore di lezioni, esami ed attestato. Si svolgerà al Circolo Durandi dal 1° marzo
Lunedì 22 Gennaio la Giunta Comunale di Santhià ha approvato un protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto “Io parlo italiano 2024”, elaborato dalla Pastorale Migrantes Arcidiocesi di Vercelli quale ente capofila e coordinatore, in stretta collaborazione con l’Associazione “Gruppo di Carità Sant’Agata” di Santhià e con l’Associazione Sant’Eusebio di Vercelli;
Il progetto propone la realizzazione di corsi di lingua italiana, che partiranno il 1 marzo, destinati alla popolazione straniera residente a Santhià, presso la Sala Blu del Centro Culturale Jacopo Durandi sito in Via De Amicis n° 5.
Cento ore di corso e attestato finale
Il programma prevede classi di vari livelli a seconda della preparazione di base dei partecipanti, stabilita attraverso un test d’ingresso. La durata del corso è di 100 ore con il 70% di frequenza obbligatoria e il rilascio, a seguito del superamento di un esame, di attestati di lingua grazie ad una convenzione con il CIPIA di Vercelli.
Il percorso porrà particolare enfasi sull’inclusione sociale e l’autonomia, con un focus mirato al pubblico femminile; la proposta mira a contribuire positivamente alla crescita professionale e sociale della comunità straniera residente in Città; il costo di partecipazione a carico dei partecipanti andrà a coprire l’iscrizione al CPIA e la fornitura del libro di testo.
"Conoscere la Lingua è fondamentale per l'integrazione"
“La scarsa conoscenza della lingua italiana è uno dei maggiori ostacoli che, oltre ad impedire l’integrazione delle comunità e delle etnie, limita i cittadini stranieri nella ricerca di un lavoro - dice l’assessore santhiatese Ferragatta, con delega alle politiche del lavoro - ed è per questo motivo che come Amministrazione cerchiamo per quanto possibile di promuovere e sostenere questo tipo di iniziative, che vanno ad aggiungersi alla rete di sostegno già esistente grazie alle tante Associazioni presenti sul territorio e agli Sportelli presenti in Comune (Mediazione Culturale; da Famiglia a Famiglia), da noi fortemente voluti”.