"Io non mi arrendo": formazione dei docenti sulle Difficoltà Specifiche di Apprendimento
Il progetto è sostenuto e patrocinato dalla Provincia di Vercelli
Ha preso avvio da poche settimane il Progetto “Io non mi arrendo” sulle Difficoltà Specifiche di Apprendimento, sostenuto e patrocinato dalla Provincia di Vercelli a testimonianza della sensibilità che l’amministrazione provinciale sta ponendo nei confronti del mondo dell’infanzia e della formazione scolastica.
Incontri di formazione-informazione
Gli incontri di formazione-informazione sono rivolti al corpo docente di ogni ordine e grado negli Istituti comprensivi Lanino e Rosa Stampa di Asigliano e Borgosesia e tenuti dalle terapiste ITARD, Dott.ssa Ilaria Santillo Referente Regione Piemonte ITARD, Dott.ssa Erika Vasina e Dott.ssa Valentina Carenzo.
Questi appuntamenti non si concentrano solamente su di un mero passaggio di informazioni, ma danno la possibilità di provare a svolgere esercizi motori a ritmo di musiche incalzanti, che con marce basali e incroci tra arti superiori e inferiori concorrono a sollecitare lo scambio interemisferico cerebrale.
L’attivazione funzionale, se applicata con costanza e intensità, si è dimostrata efficace e capace di portare risultati duraturi in tempi relativamente brevi, aumentando le possibilità di miglioramento del profitto e riducendo il disordine esecutivo.
La giusta informazione offre, quindi, la possibilità di sensibilizzare e prevenire determinate difficoltà, mostrando come ciò che pare arduo e impossibile ai più sia possibile a chi ci crede sempre senza arrendersi mai. “L’attenzione al mondo della scuola è a 360 gradi. Per questo ho sostenuto con determinazione questo progetto, perché spesso alcune mancanze hanno solo bisogno di tempo e allenamento per essere colmate”, afferma il Presidente della Provincia Davide Gilardino.
“In linea con le attività dell’amministrazione, continueremo a favorire l’inclusione ed evitare ogni situazione discriminatoria. I bambini sono il nostro futuro e la scuola deve essere un luogo dove le difficoltà si superano e le capacità di ognuno emergono senza omologazione”.
“Le maestre che hanno partecipato sono tante, come lo è la loro soddisfazione nell’aver trovato un progetto innovativo”, così la Dott.ssa Paoletta Picco. “Quello che è piaciuto, in particolare, è stato parlare di dislessia e disprassia non come deficit, ma
come un disordine sui quali lavorando fin dalla più tenera età si può intervenire. La grande soddisfazione da parte del corpo docente porta al desiderio di poter proseguire anche per il prossimo anno scolastico. Ringraziamo la Provincia per l’opportunità che ci è stata data per sperimentare questa nuova metodologia a scopo preventivo, che permette di affrontare le problematiche con ottimismo e
pragmaticità”.