Volontariato

Io dono così: giovani vercellesi al meeting di Bergamo

Le testimonianze di un incontro arricchente a contatto con "colleghi" di 87 province.

Io dono così: giovani vercellesi al meeting di Bergamo
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Nelle foto la delegazione vercellese all'evento di Bergamo.

C'era anche una delegazione vercellese alla manifestazione “Io dono così”, svoltasi a Bergamo, capitale italiana del volontariato. Ben 500 giovani provenienti da 87 province hanno scambiato idee ed esperienze per definire un'agenda di priorità da portare all’attenzione delle istituzioni nazionali ed europee.

All’evento erano presenti anche sette giovani del nostro territorio che hanno voluto condividere la loro esperienza per trasmettere, con entusiasmo, cosa significhi per loro fare volontariato e quali siano le loro speranze per il futuro.

Ecco alcune testimonianze.

Aiutare gli altri

Fare volontariato, per me, rappresenta un modo per aiutare gli altri ma anche me stessa. Fare volontariato mi fa sentire parte di un gruppo, meno sola. E spero che questo accada anche nelle persone che lo ricevono. Quello che spero di ottenere è una società inclusiva, in cui nessuno debba mai più sentirsi solo ed escluso.
Bergamo mi ha lasciato tanto. È stata un’esperienza meravigliosa. Lavorare in gruppo con persone che la pensano esattamente come te, che hanno gli stessi tuoi obiettivi è bellissimo. Per la prima volta mi sono davvero sentita parte di un qualcosa. Mi ha lasciato speranza e voglia di continuare a portare avanti quello che sto cercando di fare, insomma, i miei obiettivi.
In realtà, in futuro, credo di continuare a fare quello che sto facendo. Spero di coinvolgere sempre più persone per raggiungere il nostro grande obiettivo.
Descrivere il tutto con una parola è davvero complicato, penso che quello che rappresenta meglio il tutto sia “Lavoro di gruppo” o “Inclusività”.

(Elisa)

Il volontariato ti mette alla prova

Per me fare volontariato è mettere le proprie capacità, anche le più semplici, a disposizione di chi ne ha bisogno. Il volontariato ti mette alla prova, permette di apprendere nuove competenze e sprona a risolvere problemi, a volte anche in maniera creativa.
L’esperienza a Bergamo mi ha dato una spinta a portare avanti con coerenza i valori che abbiamo condiviso durante l’evento. È stata una due giorni ricca di storie di vita e racconti che ci hanno dato modo di riflettere e scambiare punti di vista. Trovo che l’incontro da volontario a volontario, visto anche la provenienza da diverse realtà territoriali e di azione, sia una preziosa opportunità per trovare soluzioni a bisogni condivisi ed inoltre funge da cassa di risonanza per tutte quelle forme del dono che molto spesso passano in silenzio.
“Io dono così” ha messo in luce quanto sia importante avere uno spazio d’ascolto, di condivisione e confronto. Molti dei volontari, erano entusiasti di poter avere questa opportunità e penso che sarebbe senz’altro recepita in maniera positiva replicare eventi del genere. Se dovessi descrivere l’esperienza con una sola parola, sarebbe “Vicinanza”.

(Simona)

Trasmettere affetto e bontà

Per me fare volontariato significa trasmettere affetto, benevolenza e bontà verso il prossimo, riuscire ad arrivare soddisfatta alla fine di ogni giornata con la consapevolezza di aver fatto quasi completamente ciò che era in mio potere per aiutare qualcuno o per essere comunque d’aiuto o rendermi utile alla società.
L’esperienza vissuta a Bergamo ha lasciato in me un senso di completezza, avendo a che fare con persone con spirito di iniziativa, genuine, fiduciose delle proprie e altrui capacità. Quest’esperienza mi ha dato ancora più carica e voglia di impegnarmi per me stessa e per il futuro che implica anche le altre persone.
Penso di mettere a frutto quest’esperienza portando a conoscenza le persone attorno a me di quanto è stato fatto, coinvolgendole e informandole su tutte le possibilità che ci sono per fare volontariato, cosa implicano e ciò che possono regalare queste esperienze.
Se dovessi descrivere con una parola quanto vissuto a Bergamo penso che userei “vita”.

(Andreaa)

Sentirsi parte integrante di una comunità

Cosa rappresenta per una giovane come me fare volontariato? Prima di tutto, per me il volontariato significa sentirsi parte integrante di una comunità che crede nel benessere di tutti, nel senso morale e nel senso umano e soprattutto nell'idea che se stanno bene coloro che sono con me, sto bene anch'io. Ma non solo: per me il volontariato è una forma d'espressione, un modo per riuscire a sbloccarmi dai miei impegni settimanali e fare qualcosa per gli altri, divertendoti.
Cosa mi ha lasciato l'esperienza vissuta a Bergamo? Posso dire molto. Prima di tutto la consapevolezza di non essere sola e di far parte di una grande famiglia di giovani volontari. Spesso nelle piccole realtà, come quella da cui provengo, ci si sente scoraggiati a causa della mancanza di giovani, molti infatti giunti alla maggiore età sono costretti a lasciare la valle o le attività di volontariato per raggiungere le grandi città universitarie, molti altri credono che sia tempo inutile e ogni tanto ci si sente scoraggiati. Io ho la fortuna ancora di poterle praticare grazie al fatto che devo frequentare scuole per due giorni a settimana, e il resto lo posso impiegare in queste attività, molti altri no.
Come penso di mettere a frutto in futuro l'esperienza fatta a Bergamo, affinché abbia una ricaduta sul tuo territorio? Penso che tutto quello che ho appreso a Bergamo, dalle storie dei ragazzi che ho incontrato, provenienti da tutta Italia, dalle loro idee, dai pensieri e dall'esperienza degli adulti, sia importante per quello che svolgo. Ho deciso così di sfruttarle nelle attività che svolgo nella CEVA e nelle associazioni in cui opero.
Una parola per descrivere l'esperienza a Bergamo? “CASA”.

(Federica)

Fare nuove esperienze

Per me fare volontariato significa fare nuove esperienze e conoscenze e l'esperienza di Bergamo mi ha lascato tantissimo di ciò e non solo, mi ha fatto capire come stare davvero in sinergia e in sintonia con gli altri. Quello che ho imparato a Bergamo sull'ambiente (per esempio sulle energie rinnovabili e sulle nuove forme di riciclo) cercherò di portarlo, prima nella mia associazione poi nel territorio di Vercelli e poi chissà magari anche più in là. Descrivere quello che ho provato a Bergamo è quasi indescrivibile… sono stati tra i giorni più belli della mia vita e provare a spiegarli con una sola parola è molto difficile… avrei davvero un sacco di cose da dire, provando un po' a usare le parole potrei dire che mi sento in uno stato di “Hygge” che è una sorta di unione tra felicità e sinergia con l'ambiente e gli altri (simile al flow).

(Luigi)

Una buona palestra di vita

Fare Volontariato significa dedicare il mio tempo libero ad aiutare la mia comunità. Fare Volontariato da giovani è una buona palestra di vita, regala diverse esperienze gratuite che non puoi vivere in nessun altro contesto e che ti accompagnano nella crescita.
Significa anche organizzazione, sacrificio, formazione e appartenenza ad un gruppo che spesso ti permette di creare dei rapporti veri e profondi di amicizia.
L’esperienza di Bergamo mi ha ricordato ancora una volta che il mondo giovanile all’interno del Volontariato esiste, abbiamo voglia di fare, voglia di farci sentire e far valere le nostre idee e opinioni per un futuro migliore.
Di sicuro mi ha lasciato col pensiero che eventi di questo tipo sono molto importanti per favorire l’empowerment del giovane e per dare voce alle tematiche che stanno a cuore ai Volontari giovani.
Penso che in primis condividerò il lavoro svolto a Bergamo con la mia associazione di volontariato e promuoverò la partecipazione a questo tipo di eventi anche ad altri giovani Volontari.
Se dovessi descrivere con una parola quanto vissuto a Bergamo penso che userei “partenza”.

(Pietro)

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