Attualità

Inaugurato il nuovo “Complesso S. Francesco” a Santhià

Una storia che risale fino al 1802, dove al suo posto  esisteva un monastero in cui vivevano i frati minori di San Francesco

Inaugurato il nuovo “Complesso S. Francesco” a Santhià
Pubblicato:

E’ stato inaugurato ieri, domenica 11 giugno 2023, il Complesso S. Francesco di Santhià. Dopo anni di inagibilità dei locali, a settembre 2021 ebbero inizio i lavori di riqualificazione e recupero, terminati pochi mesi fa.
L’ obiettivo è quello di dare alla Città uno spazio che potrà diventare un polo culturale di eccellenza. Un punto elegante e ricercato per l’accoglienza, ovvero un locale per mostre temporanee o esposizioni itineranti o, ancora, un luogo per creare eventi di musica e parole.

Una storia che risale al 1802

Il complesso racconta una storia che risale fino al 1802, dove al suo posto  esisteva un monastero in cui vivevano i frati minori di San Francesco. Nel 1817, dopo la restaurazione, i locali del convento furono adibiti ad Ospedale; questo fu intitolato al Santissimo Salvatore e dunque mantenne lo stesso nome della precedente struttura di accoglienza medievale, fondata dai monaci benedettini per la cura degli ammalati e dei pellegrini. Il vecchio ospedale si compone di due strutture principali: una grande navata neoclassica (la struttura appena inaugurata) e il chiostro, quasi sconosciuto agli stessi santhiatesi, che ad oggi risulta fruibile solo negli spazi all’aperto. Tante le autorità presenti al taglio del nastro a partire dal Consigliere Provinciale Pier Mauro Andorno, Il Sindaco di Lenta Sergio Parini, il Maresciallo Floccari, Don Maurizio Galazzo e l’ex Sindaco Angelo Cappuccio (sotto la cui guida è nato il
progetto di restauro del complesso). Presenti ovviamente i professionisti che hanno lavorato al progetto: l’Architetto
Franco Furno, con la collaborazione dell’Arch. Federica Ballin e l’Ingegner Paolo Racchi.

"L'Auditorium ha una storia alle spalle da non dimenticare- ha detto il sindaco Angela Ariotti - ora parliamo del
presente. E qui nessuno ci vieta di volare alto e sognare, ma con la determinazione di far sì che questo sogno si realizzi. Vogliamo che questo edificio mantenga la magia che sprigiona anche da vuoto. Siamo consapevoli di dover lavorare nell'immediato per far sì che ci siano tutti gli arredi che servono per ospitare mostre, piccoli concerti, eventi.
Quando usciremo a visitare il giardino scoprirete con i vostri occhi cosa possiamo immaginare per il futuro. Il recupero dell'intero stabile da destinare a mostre permanenti di quadri, ricettività e progetti che servano per promuovere il nostro territorio".

Seguici sui nostri canali