Il vento della libertà: Olmo racconta il suo viaggio dall'Ucraina a Bruxelles
Iniziativa promossa insieme all'Università, sarà proiettato un documentario sui luoghi toccati.
Nella foto Olmo incontra un bimbo nel corso del suo viaggio in Ucraina.
"Il vento della libertà", Carlo Olmo, racconterà ai vercellesi, anche grazie a un documentario video, cosa ha visto a Bucha e nelle altre martoriate città ucraine da lui visitate nel corso del tour che l'ha portato poi alle audizioni all'EuroParlamento. Sarà un momento ricco di pathos e anche d'impegno per la Pace.
"Invito i vercellesi a partecipare"
“Invito i miei concittadini vercellesi, e non solo, alla serata di domani, venerdì 27 maggio, alle ore 18.30 alla Cripta della basilica di Sant’Andrea. Sono onorato di condividere con loro il viaggio che, insieme alla mia delegazione, abbiamo intrapreso fra l’Ucraina, la Polonia, la Germania e il parlamento dell’Unione Europea. Non mancate: insieme, tutti insieme stiamo vivendo una pagina di Storia”.
Sono le parole di Carlo Olmo, il Lupo Bianco, rivolte alla cittadinanza per l’appuntamento organizzato in collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale. Durante la serata verrà infatti proiettato il reportage della missione umanitaria e degli interventi al parlamento belga, alla commissione Peti e alla Commissione Diritti Umani che Olmo ha compiuto fra il 9 e il 19 maggio.
Trenta quintali di derrate alimentari
Trenta quintali di derrate alimentari e farmaci sono stati portati ai bimbi di un centro disabili, a un orfanotrofio di Vinnysta e al centro profughi di Chmel’nyc'kyj che, attualmente, ospita più di 300 persone. “L’Europa - ha chiaramente detto l’avvocato Olmo durante il suo intervento alle Commissioni - è capace di sognare un continente più equo, senza discriminazioni e differenze di opinioni dovute a tradizioni secolari radicate nella Storia di ogni nazione? L’Europa è capace di sognare la soluzione di ogni conflitto attraverso il dialogo e la conciliazione su posizioni di rinunce e mediazioni reciproche? L’Europa è capace di sognare un mondo più giusto quando le viene presentato da un semplice cittadino e non da una altisonante conferenza di Stati?”.
La storia di Alexander e degli altri
Il viaggio ha portato la Delegazione vercellese anche all’ospedale militare di Vinnysta dove, ogni giorno, arrivano oltre 40 feriti dagli inferni dell’acciaieria Azofstal e Odessa. Qui il Lupo Bianco ha personalmente visitato, insieme al professor Yuri, il reparto dei soldati mutilati. “Ho conosciuto la storia di Alexander. Ha 34 anni. Nell’inferno di Mariupol ha perso entrambe le gambe a causa dell’esplosione di una mina. Servono - è l’appello lanciato dal Lupo Bianco - protesi e altri materiali medici per aiutare questi ragazzi che, purtroppo, conoscono già tutto della morte e ancora poco della vita”. Per questo (e tanti altri motivi) durante i suoi interventi all’Ue, Carlo Olmo si è rivolto agli eurodeputati chiedendo l’istituzione e la regolamentazione, a ruolo di rango diplomatico, di un Alto Commissariato per i Diritti Umani dell’Unione Europea sotto l’egida e la guida della Commissione. “Si deve intervenire appena ci sia la necessità di ripristinare il rispetto, la protezione e l’assistenza delle vittime di conflitti o discriminazioni nella più ampia accezione di tutela dei diritti inalienabili dell’uomo”.
Fra i pericoli di Bodiankra e Bucha
Olmo ha poi portato il cibo anche al centro rifugiati di Chmel’nyc’kyj, diretto da padre Slavik e del volontario Max. Loro hanno accompagnato la Delegazione vercellese fra i pericoli di Bodiankra e Bucha: le prime due città, a nord dell’Ucraina, a essere sfregiate dall’invasione russa. “Abbiamo raccolto abbacinanti testimonianze” dice Carlo Olmo. Il Lupo Bianco ha donato al centro profughi del sacerdote latte, pasta, pane ma anche tanti prodotti per i bimbi che sono scappati dalle città bombardate. “Il mio impegno per l’Ucraina non finisce qui. Anzi. Al Parlamento Europeo ho stretto un contatto personale con l’ambasciatore ucraino Chemtsov che - anticipa Olmo - vorrà portare in giro per le ambasciate italiane e straniere la storia del nostro viaggio per sollecitare ulteriori interventi a favore dell’Ucraina. Anche perché, purtroppo, oggi ci confrontiamo ancora con la guerra ma, il prima possibile, bisognerà parlare della ricostruzione di questo meraviglioso Paese”.
Il Lupo Bianco, dunque, domani, venerdì 27 maggio alle ore 18:30, proietterà il reportage e racconterà la missione umanitaria in una serata aperta a tutta la cittadinanza. “Auspico - conclude Olmo - in una grande partecipazione da parte dei miei amati concittadini. Perché insieme stiamo vivendo una pagina di Storia”.