Il potere delle parole: serata "targata" Rotary Club Gattinara
Ospite Supreeth Fasano
“Supreeth nasce in India e, dopo alcuni mesi di vita equatoriale, viene adottato da una meravigliosa famiglia di Torino con la quale cresce felice. Torino è la sua città del cuore e, ancora oggi, è il luogo in cui vive con sua moglie, Jessica. Qualche anno più tardi consegue una laurea e un Master in Marketing & Comunicazione. Inizia il suo percorso professionale negli uffici Marketing di alcune grandi aziende italiane. Dal 2011 diventa docente universitario e formatore aziendale. A Torino, collabora con l'Università degli Studi e lo IED (Istituto Europeo di Design). A Milano collabora la Statale, l'Università de Il Sole 24 Ore e l'Università IULM. Oltre alla formazione universitaria Supreeth è anche un Trainer Certificato Dale Carnegie (Dale Carnegie ha migliorato le performances di professionisti e organizzazioni in tutto il mondo) e tiene corsi di Soft Skills, Leadership e Public Speaking. Recentemente è salito sul palco del TED (acronimo di Technology, Entertainment, Design, un'organizzazione no-profit il cui obiettivo è la condivisione di idee di valore, sintetizzato nel motto “Ideas worth spreading”, idee che vale la pena diffondere) come Speaker ufficiale. In questo mese di ottobre è disponibile on-line un suo progetto che parla delle Virtù Umane. Ama la Vita, la Bontà d'Animo, il cibo e i viaggi. Crede fortemente nel potere comunicativo dei sorrisi e pratica, quotidianamente, la gentilezza e la gratitudine”: così Anna Zana, Presidente del Rotary Club Gattinara ha presentato il relatore della serata del 10 ottobre.
Grande empatia
Supreeth Fasano, ha creato subito empatia con i soci presenti, premettendo di essere molto felice di essere ospite a Gattinara, tornando in Valsesia dove aveva avuto, qualche anno fa, una bellissima esperienza lavorativa presso Loro Piana. Ricordando che: “La comunicazione ha tre “players”: un emittente, un messaggio e un destinatario. Stasera cercheremo insieme di capire come utilizzarla affinché sia coinvolgente e interessante, tenendo presente che la buona comunicazione è anche frutto di allenamento e di esperienza maturata: si impara a comunicare”, Supreeth ha poi chiesto ai rotariani di “lanciargli” degli spunti per comunicare in modo attivo e partecipato.
Mentre si raccoglievano i suggerimenti e le curiosità, ha letto alcuni principi dell’Amicizia rotariana “fondamento del Rotary”, come scrisse il fondatore Paul Harris, un concetto molto ampio, articolato su più livelli: interpersonale, tra Club, nazionale e internazionale, che si allarga in cerchi concentrici di collaborazione, contribuendo a creare circoli virtuosi ricadenti sull’intera società.
E’ stato proposto ai soci di comporre: “The public speaking cocktail”, il cocktail del buon comunicatore, partendo dal fatto che prima di tutto bisogna conoscere il pubblico al quale ci si rivolge ed adattare ad esso il proprio linguaggio, essere competenti di quello che si tratta, ricordandosi di aggiungere sempre qualche goccia di leggerezza e soprattutto non essere mai troppo severi con sé stessi. Il primo ingrediente è: “succo concentrato di coraggio”, poi determinazione, impegno, spontaneità, naturalezza, flessibilità, orgoglio, credibilità, fiducia, mettendoci “passione”, perché: “Se siamo stati chiamati a parlare di qualcosa, vuol dire che siamo competenti e che ci piace, ma soprattutto bisogna sempre divertirsi: godetevi il palco, giocatevelo al meglio delle vostre possibilità”.
I tre pilastri dello strumento comunicazione sono: verbale (parole, frasi) paraverbale (come si esprimono i contenuti, modulando tono della voce, ritmo, pause, entusiasmo), linguaggio del corpo (trasmettere anche con la postura un linguaggio energizzante: importante la mimica facciale, il sorriso, che è: “La comunicazione più potente che abbiamo”).
Utilizzando un giocattolo che produce suoni diversi in una sequenza del tutto casuale, le persone erano chiamate ad interpretare e commentare lo stimolo sonoro: Supreeth, in questo modo semplice e simpatico, ha coinvolto tutti, facendo parlare anche coloro che si sentivano meno portati: “Se ho un messaggio e lo esprimo in modo convincente, ho vinto”. Richiamando il concetto di “comunicazione empatica” il relatore ha ricordato che le parole possono essere piume o lame e quindi vanno scelte ed utilizzate bene: “Anche il silenzio è un modo di comunicare”.
Al termine della serata all’ospite sono stati offerti dei doni: il guidoncino del Club ed il volume: “Un maestro di politica” dedicato al Cardinal Mercurino Arborio Gattinara, giustamente definito da Fulvio Caligaris come “Il più grande italiano del Cinquecento”, riedito dal Rotary Club Gattinara in occasione dei vent’anni di fondazione.