Il Natale del Soroptimist con le strenne confezionate dalle detenute di Billiemme
La cena degli auguri del club service presieduto da Lucia Ruzzante
Natale di solidarietà e riflessione per il Soroptimist di Vercelli con le strenne confezionate dalle detenute del Carcere di Billiemme. Una serata tanto emozionante quanto caratterizzata da un piacevolissimo clima di leggerezza per le socie del club al femminile della città.
Lo spettacolo e la missione del sodalizio
La cena degli auguri di Natale e della celebrazione del "Soroptimist Day" ha avut in un clima da favola. Leggerezza ma non superficialità è il sunto di una serata in cui si sono alternate molte emozioni. La Presidente Lucia Ruzzante ha voluto chiudere simbolicamente il suo mandato (a gennaio ci sarà il cambio) regalando alle socie ed agli ospiti intervenuti uno spettacolo molto suggestivo e adatto al magico clima natalizio, ma anche quale metafora della vita: una giovane artista ha giocato e fatto giocare con piccole, grandi ed enormi bolle di sapone facendo sognare e tornare un po’ fanciullo tutto il pubblico, perché “restare bambine è una cosa da grandi” (cit.)
La suggestiva serata che si è aperta con la lettura dei valori etici del Club e con la cerimonia dell’accensione delle candele, ha visto anche la premiazione con una targa ricordo della socia Licia Perucca Vandone per i suoi 50 anni nel sodalizio; anche questo un momento molto intenso. Un altro regalo è stata la lettura a tre voci delle socie Carla Barale, Maria Napoli e Cinzia Lacchia, di un racconto inventato ispirato alla narrativa di Gianni Rodari.
I doni natalizi "made in Billiemme"
In chiusura c’è stata la consegna di doni a tutti i partecipanti, doni che hanno costituito un importante step del service “si sostiene”, trattandosi di manufatti in stoffa realizzati dalle donne detenute nella Casa Circondariale di Vercelli, portati da Valeria Climaco, capo Area Educativa, con la quale è in essere un progetto importante di cui fa parte anche un corso di cucito. Inoltre la Presidente ha fatto dono a ciascuno di oggetti realizzati a mano da persone con disagi psichici.