Ieri Santhià ha detto "grazie" a don Stefano Bedello
L'ultima messa in duomo del prevosto che ora è stato chiamato a guidare la Cattedrale di Sant’Eusebio
Ieri alle 18 Santhià i santhiatesi hanno dato il loro arrivederci al parroco don Stefano Bedello: dopo la messa delle 18 i cittadini hanno voluto essere presenti sul sagrato della chiesa e salutare il prevosto di Santhià che a seguito della nomina a vicario generale e moderatore della curia arcivescovile di Vercelli nonché a parroco della Cattedrale di Sant’Eusebio, lascerà Santhià, parrocchia in cui è stato per otto anni. Il tutto è stato preceduto da una giornata di festa con il conferimento, giovedì scorso, della cittadinanza onoraria a don Stefano Bedello.
Le parole del sindaco
“In questi anni don Stefano è entrato nelle nostre case e nostri cuori- ha detto la sindaca Angela Ariotti durante il Consiglio comunale in cui si è proceduto al conferimento – inoltre ha saputo dialogare con giovani e con anziani. E' stato, per i cittadini di Santhià che frequentano abitualmente la Chiesa, una guida sicura: ha parlato a loro, attraverso le sue omelie, aiutandoli a superare momenti difficili e guidandoli verso porti sicuri.Nel periodo estivo è stato l’anima di un Centro estivo che quest’anno ha raggiunto le 320 partecipazioni. Una comunità nella comunità. Don Stefano ha seminato nel suo cammino unione,preghiere, aiuti, allegria, fede e solidarietà”. Oltre ai tanti concittadini e ai familiari di Don Stefano, diverse le autorità presenti, dal presidente della Provincia Davide Gilardino, al Maresciallo Floccari, a don Maurizio per arrivare alla professoressa Marra in rappresentanza dell’ Istituto comprensivo Santhià. “Una comunità nella comunità- ha proseguito Ariotti - Don Stefano ha saputo creare e fare crescere un gruppo di associazioni, che in questi anni ha lavorato nel campo della solidarietà in modo concreto e collaborativo. E’ stato, per questa amministrazione comunale, e per l’amministrazione che ci ha preceduto un collaboratore prezioso”. Sempre presente nelle celebrazioni civili arricchendo la parte non religiosa, ma culturale ed umanistica degli eventi della città, Bedello ha ringraziato e ha ricordato come Santhià gli abbia donato affetto e calore.