Reportage

I Volontari vercellesi sbarcati in Turchia dirigono su Antiochia

Aggiornamento sulla missione piemontese arrivata oggi in Turchia

Pubblicato:

Nella foto la partenza della colonna piemontese con gli otto vercellesi verso Antiochia.

Otto volontari della Protezione Civile di Vercelli su 38 complessivi della missione onviata dal coordinamento regionale in Turchia, nella zona devastata dal sisma il cui bilancio ha superato già i 40.000 morti.

I volontari vercellesi

Alla Regione Piemonte è stato chiesto in particolare d’inviare l’attrezzatura necessaria alla costruzione dell’ospedale da campo "Emt2", che è uno dei dodici ospedali da campo certificati esistenti in tutto il mondo, già adoperato in precedenza in altri scenari internazionali critici, quali l’India e il Mozambico. Il convoglio piemontese è costituito da una ventina di automezzi pesanti fra bilici, autocarri e attrezzature per rimuovere le macerie, conta anche 38 volontari della protezione civile, fra cui i vercellesi Claudio Milesi, Desdemona Steri, Nicola Palladinetti, Norberto Ranghino, Lorenzo Bertolo, Antonio Cappuccio, Fabrizio Lionello ed Egidio Beltrami. A loro spetterà il compito di allestire e mettere in funzione, una volta sbarcati, l’ospedale da campo; in seguito verranno raggiunti dal personale sanitario.

Sono sbarcati e dirigono verso Antiochia

La nave San Marco della marina militare su cui il convoglio era stato imbarcato a Brindisi venerdì 10 febbraio è approdata al porto di Alessandretta, in Turchia, intorno alle ore 8 e da lì i mezzi sono partiti, destinazione Antiochia. Le notizie sulla destinazione finale sono cambiate spesso e non è detto che siano destinati in questa città. L'informazione risale al primo pomeriggio di martedì 14 febbraio.

Le operazioni sono coordinate dalla sala operativa regionale da un altro vercellese: Roberto Bertone, vicepresidente del Coordinamento della Protezione civile della Regione Piemonte.

Il ruolo delle comunicazioni

A dimostrazione di quanto sia importante l'aliquota vercellese nel sistema, è in azione, sempre a livello di coordinamento Maurizio Bertazzoli, che è presidente dell’Odv Victor Charlie protezione civile e referente per le telecomunicazioni nel coordinamento territoriale

"Non è rimasto in piedi nemmeno un ripetitore telefonico - commenta - le antenne radio sono distrutte e i cavi internet interrati sono stati danneggiati: il sisma ha interrotto tutti i collegamenti per le comunicazioni a medio e lungo raggio, il che rende ancor più difficili le operazioni di soccorso. In quanto referente nazionale del team tlc-ict - riprende Bertazzoli - sto collaborando con il dipartimento di protezione civile nazionale per il coordinamento e il montaggio delle parabole per internet e telefonia: sono già partiti dei colleghi con l’attrezzatura necessaria e io stesso ho dato la disponibilità per recarmi in prima persona se ci sarà bisogno".

Tramite Bertazzoli arriva un interessante aggiornamento su come operano in Turchia gli addetti all'emergenza per le comunicazioni.

La vita nel campo internazionale di Hatay

"Ho effettuato una videocall con uno dei tecnici TLC-ICT presente nell'area terremotata. La situazione è abbastanza tranquilla anche se le temperature sopratutto di sera  scendono parecchio. Grazie alla collaborazione dei Vigili del Fuoco sono riusciti ad allestire una postazione di servizi igienici ci sono già state diverse riunioni per gestire l'arrivo del modulo EMT2 del Piemonte, il cui arrivo che è previsto nella giornata di mercoledì.

L'attività continua essere quella di gestione della connettività e delle sim telefoniche. Non c'è possibilità di uscire dal campo ed il campo stesso è strettamente sorvegliato dall'esercito turco. Dovrebbe arrivare domani anche il resto del materiale che era ancora in italia tramite gli ATR 72 della Guardia di Finanza.

I pasti vengono gestiti in autonomia da parte del personale che è libero dal servizio.

L'area dello stadio di Hatay ospita precchi altri team e da oggi vi è opeerativa anche una postazione della gestione emergenze delle Nazioni Unite. Il nostro tecnico specializzato TLC-ICT ha potuto dare un'occhiata alle altre squadre presenti ed è rimasto molto impressionato dall'organizzazione dalla cure anche nei particolari della missione di soccorso cinese".

Gianmaria Laurent Jacazio

 

Seguici sui nostri canali