“Groom”: parte il percorso formativo per chi vuol prendersi cura del cavallo
L'Associazione Culturale Equestria si trova a Santhià in Strada Moleto 3. A settembre partirà con un corso per Groom: figura poco conosciuta, ma vitale per il benessere del cavallo. Attualmente ospita nove cavalli nelle sue scuderie, a misura di animale, per garantire libertà e di socialità.
«Groom è un termine inglese ed è la parola che descrivere l'atto dei cavalli quando si grattano reciprocamente sul garrese ed è un gesto che serve a prendersi cura l'uno dell'altro e a rafforzare i legami di amicizia. In italiano è tecnico di scuderia - spiega Barbara Miele - noi abbiamo deciso di utilizzare questa parola perché rende l'idea della cura a 360° del cavallo».
L'Associazione Equestria è stata costituita tre mesi fa: un sogno prima e un progetto dopo, di alcune persone che del mondo dei cavalli ha fatto la propria ragione di vita. Il progetto è nato circa cinque anni fa poi si sono create le giuste sinergie anche con Csen, l'ente che riconosce il corso e raggruppa molti sport, che ha appoggiato pienamente questo progetto in quanto il groom è la figura fondamentale che assicura il benessere del cavallo atleta e non.
La differenza tra stalliere e groom
«E' un animale particolare con dei bisogni primari, che vanno dal movimento, alla socialità, il bisogno di stare all'aria aperta, con un'alimentazione che deve essere molto curata - continua Miele - C'è differenza tra stalliere e groom, quest'ultimo conosce il cavallo in generale, la sua psiche, i suoi bisogni, ma conosce anche ogni dettaglio e ogni piccola abitudine di ognuno dei soggetti affidatogli. Il groom organizza la routine che assicuri il suo benessere soprattutto se è un atleta e deve spostarsi per le gare».
Il corso era stato pensato per essere svolto tutto in presenza, poi è arrivato il lockdown, si è deciso di fare di necessità virtù rendendo la parte teorica fruibile online a tutti gli interessati per permettere un apprendimento personalizzato formato da una parte testuale, molte immagini esplicative e più di 50 video didattici a disposizione girati in scuderia con i loro cavalli. Gli studenti hanno la possibilità di relazionarsi tra loro e con i docenti, poi ci saranno dei coaching live con la Miele sempre online, mentre la parte pratica si svolgerà in scuderia a Santhià, mettendo a disposizione due week-end al mese di modo che gli allievi abbiano il tempo di organizzarsi.
Teoria e pratica
«Nel corso ho trasferito la mia esperienza trentennale più tutte le nuove pratiche che nel tempo hanno modificato la gestione del cavallo sportivo - prosegue Barbara Miele, istruttrice di equitazione che si è formata in Svizzera dove è nata e cresciuta con una passione innata per i cavalli - dall'89 ho sempre avuto la mia piccola scuderia e lavorato in altri maneggi. Il Corso è strutturato in 12 moduli e alla pratica dedicheremo un weekend per ogni modulo, personalizzabile in base alle capacità e alla manualità possedute da ogni singolo allievo. Al termine dell'ultimo modulo di specializzazione, chiediamo un periodo di tirocinio di sei settimane frazionabili, proprio per questo stiamo organizzando una rete in tutta Italia, di maneggi, scuderie e strutture che accolgano questi allievi, poi esame teorico scritto e orale e la pratica in scuderia».
La collaborazione con un talent-reality
Equestria ha suscitato molto interesse tanto che sono stati contattati dal talent-reality Masterclass Life experience, masterclass per giovani talenti dai 14 ai 20 anni, per una collaborazione attiva che partirà a dicembre, ma la Miele sarà all'Horses Riviera Resort di San Giovanni in Marignano già il prossimo 13 settembre per parlare ai cavalieri partecipanti di benessere del cavallo. La Miele, dopo aver terminato la sua esperienza come istruttore di equitazione, alleva puledri a livello amatoriale, con un suo metodo che li segue dalla nascita alla doma: «Si basa sull'esperienza, su principi etologici, sulla conoscenza della psicologia del cavallo. È un metodo che crea cavalli che si sentono compresi e che sono desiderosi di fare bene perché si divertono e in grado di risolvere autonomamente problemi perché sono sicuri di sé».