Cyberbullismo: incontri informativi per docenti e famiglie
L’ultimo allarme lanciato dalla Fondazione Carolina: “Squid Game” dove le bambine sarebbero le più vessate perché spesso rifiutano di giocare a un gioco così violento.
Il bullismo, così come lo conoscevamo non esiste più, quello delle merende rubate all’intervallo, quello patito da ogni “matricola”. Ora è un termine quasi desueto, se privato della sua odierna radice: cyber.
Il Bullismo e cyberbullismo rimangono tra le minacce più temute tra gli adolescenti, dopo droghe e violenza sessuale.
Dati in crescita
Secondo i dati resi noti a febbraio dall’Osservatorio Indifesa 2020 di Terre des hommes e Scuolazoo, sei ragazzi su dieci dichiarano di non sentirsi al sicuro online, mentre nell’anno del Covid il 93% degli adolescenti ha affermato di sentirsi solo. Ragazzi e ragazze non si sentono al sicuro sul web ed esprimono sofferenza per episodi di violenza psicologica subita da parte di coetanei e in particolare il 44,57% delle ragazze segnala il forte disagio provato dal ricevere commenti non graditi di carattere sessuale online.
Su un campione di 1.500 alunni di Scuole superiori di primo e secondo grado l’82% non considera grave insultare, ridicolizzare o rivolgersi frasi aggressive sui social, l’86% ritiene che le conseguenze per la vittima non siano gravi perché si tratta solo di parole, l’68% ritiene non grave pubblicare immagini senza autorizzazione, il 22% degli intervistati è stato umiliato in rete e per quasi il 6% (più di 210mila) ciò avviene più volte al mese, il 59% delle vittime ha pensato al suicidio e il 52% si provoca dolore fisico.
Le vittime sono pre-adolescenti o adolescenti che purtroppo spesso cadono in depressione, abbandonano la scuola, mettono in atto pratiche autolesioniste e arrivano al tentato suicidio e che ritengono inutile rivolgersi: il 40% dei casi esaminati ai genitori
e il 59% agli insegnanti.
Protocollo di intesa tra Provincia e Regione
“ Nel 2017 in applicazione della Legge regionale 23 marzo 2016 n. 5 “Norme di attuazione del divieto di ogni forma di discriminazione e della parità di trattamento nelle materie di competenza regionale”, dice Lella Bassignana referente del Nodo provinciale contro le discriminazioni - la provincia di Vercelli ha sottoscritto con la Regione Piemonte il Protocollo di Intesa in materia di iniziative contro le discriminazioni costituendo una Rete composta da enti ed associazioni e 15 punti informativi che si occupano di: accoglienza, orientamento, presa in carico delle persone che segnalano una discriminazione e gestione dei casi; informazione, comunicazione e sensibilizzazione sulle tematiche antidiscriminatorie.
Allarme "Squid Game"
Ultimamente ci stiamo occupando anche di “cyberbullismo” che ha come conseguenza forme di aggressione, molestia e discriminazione.
In questi ultimi giorni l’ultimo allarme lanciato dalla Fondazione Carolina: “Squid Game”dove le bambine sarebbero le più vessate perché, più dei maschi, spesso rifiutano di giocare a un gioco così violento, rimediando anche degli schiaffi.
In una società sempre più tecnologica dove la rete gioca un ruolo determinante non possiamo pensare che i nostri ragazzi non la utilizzino , ma la parola chiave deve essere “uso corretto, positivo e consapevole delle nuove tecnologie“.
Incontri formativi
Per questo motivo abbiamo organizzato due incontri formativi in collaborazione con la Fondazione Carolina, che fa parte della Rete,”Io clicco positivo: la rete tra opportunità e pericoli”. Il primo incontro si svolgerà in modalità on line il 17 novembre e i destinatari sono i componenti della Rete Nodo provinciale e l’altro a gennaio rivolto ai Dirigenti scolastici, ai docenti ma soprattutto alle famiglie per aiutarli a comprendere come riconoscere tempestivamente i segnali di bullismo e cyberbullismo e avviare una riflessione sulla vita digitale dei nostri ragazzi post periodo di quarantena.
Al termine verrà prodotto un vademecum per orientarsi nel mondo on line frequentato dai nostri ragazzi.
A questo riguardo apprezzo la sensibilità del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che ha firmato il decreto di nomina del Comitato di applicazione del Codice di autoregolamentazione media e minori che ha il compito di assicurare la protezione dei minori dalla diffusione di contenuti nocivi anche nell'era digitale".