Attualità

Cronaca di un 24 maggio: festa di Maria Ausiliatrice andando indietro nei tempi

Cronaca di un 24 maggio: festa di Maria Ausiliatrice andando indietro nei tempi
Pubblicato:

La festa per eccellenza del rione Belvedere è quella dedicata alla solennità di Maria Ausiliatrice. Già dal mattino presto balconi e finestre del percorso prescelto per la processione venivano addobbati con stoffe rosse bordate di giallo oro e i davanzali impreziositi da decine di lumini che in serata sarebbero stati accesi dagli inquilini.

"Nel primo pomeriggio si trasportava l'armonium e il trono con la statua presso il punto di partenza che poteva essere il Villaggio Don Bosco oppure la zona del Canada, raramente la zona di San Pancrazio perché la salita del cavalcavia avrebbe sicuramente fiaccato le gambe dei partecipanti.

Ecco che immancabile nel pomeriggio del 24 giungeva da Desana il Parroco Don Antonio Venchi che non ha mai mancato a questo appuntamento: ci teneva tantissimo nel sistemare le trombe e i diffusori sul tettuccio della sua macchina al seguito del corteo - ricorda Flavio Ardissone -. Mi ricordo un Don Remo Natali in grande spolvero, il sacrestano Luigi Monteverdi, gli altri 25 Salesiani, le decine di bambini e bambine della prima comunione seguiti da numerosi chierichetti tutti allineati in fila capitanati dal “generale “ Suor Lorenza e dalle altre Suore.

Su un mitico Fiat 242 grigio guidato da Alberto Rovere si metteva l’armonium a pedali suonato dal sottoscritto mentre i canti erano intonati da Quinto Salvetti.

Causa le buche immancabilmente prese di mira dall’autista quanti sobbalzi durante la processione che interrompevano a singhiozzo il canto o la musica prima di giungere all’ingresso della Parrocchia in un tripudio di fiori, di canti, di luci ma soprattutto di devozione popolare.

Scendevo giù dal 242 all’ultimo minuto e salivo di corsa raggiungendo la tribuna dell'organo a canne dove con la massima potenza di in un fortissimo generale intonavo l'inno a Maria Ausiliatrice. La chiesa era già gremita dai fedeli che in attesa dell'arrivo del trono della Madonna avevano recitato più volte rosari e suppliche guidate la vocione inconfondibile di Don Mauro. La Madonna, trasportata a spalle, saliva trionfalmente sull'altare ove veniva posizionata. Giù di musica e di canti che facevano vibrare le vetrate del Sacro Cuore. Al termine preghiera e benedizione finale prima del congedo verso le 22:30. Brividi che solamente chi è nato nel secolo scorso può comprendere e mai dimenticare…".

Anni '30 - (Archivio Salesiani VC)
Seguici sui nostri canali