Cittadella del Mastro Artigiano: gioiello 27 milioni in rovina (LA GALLERY)
Poco fuori città l'enorme struttura chiusa nel 2011 dopo appena tre anni di attività e oggi completamente dimenticata
Doveva essere un “contenitore” di laboratori artigiani e di eventi e per un triennio a cavallo del primo decennio degli anni 2000 lo è stato anche se con risultati altalenanti. Poi la chiusura a fine 2011 e sulla Cittadella del Mastro Artigiano di Prarolo è sceso subito l’oblio. Dimenticata in quell’angolo di terra
alla piega tra i Cappuccini e Prarolo da quasi 12 anni. E se due anni fa non ci fosse stata la tromba d’aria a devastarne tetto e insegne, probabilmente nessuno si ricorderebbe più della sua esistenza.
Un fantasma costato 27 milioni di euro
Oggi la Cittadella, costata 27 milioni, è un gigantesco fantasma, un luogo tetro in cui il silenzio imperante è rotto solo da pochissimi automobilisti che di tanto in tanto si inoltrano nel grande parcheggio per andare all’autolavaggio a gettone posizionato al limitare della proprietà. A dire il vero, la Cittadella continuò a vivere (la proprietà non chiuse mai le porte) grazie al ristorante interno e all’attività di alcune
associazioni di volontariato (“Ar tes”, ad esempio vide la luce proprio all’interno della struttura). Nel 2013 apparve su Ebay l’annuncio della vendita di “pezzi” dell'edificio in trattativa riservata a cura di
un’agenzia di Varese. Nel 2015, il Comune di Prarolo annunciò la rinascita della Cittadella come centro
commerciale, progetto che ricevette il No del Comune di Vercelli e di Confesercenti.
L'idea di rilanciarla nell'era del Covid
In piena pandemia Covid, Carlo Olmo, propose di riaprire i battenti e trasformare la mega struttura in ospedale per la cura del coronavirus. Ma non se ne fece nulla... Oggi su di essa domina un silenzio sinistro. Osservando dalle vetrine del parcheggio si vede che all’interno vi è ancora un certo ordine fatti salvi un enorme magazzino di ciarpame (più simile a una discarica) con abbandonata pure una vecchia Mercedes (targa Savona), alcuni cumuli di mobili da ufficio e diversi manifesti promozionali di iniziative che risalgono ormai a più di 10 anni fa e che trasmettono un senso di profonda tristezza. Il parcheggio porta ancora evidenti le ferite della tromba d’aria del luglio 2021 con le bocchette antincendio deformate dalla furia del vento. C’è - immancabile - anche una discarica di immondizia nascosta tra gli arbusti del maxi parcheggio. Non si vedono - vivaddio - danni da atti vandalici: solo un paio di porte
aperte e pochi vetri rotti, probabilmente a causa della citata bufera di due anni fa. Le erbacce dominano invece la zona frontale prospiciente la tangenziale che porta dai Cappuccini alla Statale 31 del
Monferrato che collega Vercelli e Casale.
La breve storia
La Cittadella del Mastro Artigiano apri battenti il 6 dicembre 2008 laddove sorgeva la storica filatura "Fraver" dei Fratelli Vercellotti attiva fino agli anni 90. Un complesso costato 27 milioni di euro con un'area complessiva di 86mila mq (33mila di superficie interna) e un parcheggio per 857 auto. Allora venne lodato il coraggio della cordata di imprenditori guidata dal lombardo Luigi Giovanni Carcano, dell'omonimo gruppo di logistica. Gli auspici erano quelli di calamitare a Prarolo una clientela di alto livello da tutto il nord Italia. A pochi giorni dal Natale del 2011 la fine della storia in un'atmosfera tesa fra gli affittuari dei ben 97.000
metri quadrati espositivi e la proprietà, che annunciò loro, via lettera (pervenuta appena sette giorni prima) la scadenza dei contratti di locazione e la richiesta di sgomberare i locali entro il successivo 31 dicembre. Proprietà che non disse mai una parola dopo la chiusura... «Ho investito 300mila euro per aprire qui il mio bar. Sono disperata» il commento di uno dei tanti che aveva creduto in quel progetto...
Daniele Gandolfi
LA GALLERY FOTOGRAFICA