Case popolari: "Il Sunia non ha mai difeso gli inquilini morosi"
Il sindacato degli replica al presidente di ATC che su Notizia Oggi Vercelli ha parlato di 17milioni di canoni mai pagati
Il presidente di ATC Piemonte Nord, Marco Marchioni, sul numero di Notizia Oggi Vercelli del 27 settembre scorso aveva replicato alle osservazioni del Sunia, il Sindacato Unitario Inquilini e Affittuari della CGIL. Marchioni aveva spiegato come l'Agenzia avesse effettuato le manutenzioni nelle case popolari ma aveva al contempo precisato la cifra pazzesca di affitti e spese mai pagati dai conduttori degli alloggi della città di Vercelli: 17 milioni di euro!
La posizione del Sunia: "Ci siamo sempre adoperati perché gli inquilini paghino gli affitti"
In merito alle morosità, il S.U.N.I.A. nel 2017 è stato promotore della proposta, poi accettata dalla Regione Piemonte, di istituire i “Tavoli di valutazione delle morosità”. L’accordo, siglato tra Regione Piemonte, ANCI, ATC e Organizzazioni Sindacali degli inquilini, prevedeva l’avvio dei Tavoli in tutti i Comuni per affrontare l’annoso problema delle morosità negli immobili ERPS, convocando i soggetti morosi, proponendo loro piani di rientro sostenibili con eventuali contributi da parte dei Comuni. I tavoli hanno funzionato con buoni risultati, ma è stata proprio ATC che ha smesso di partecipare, facendoli di fatto naufragare. Quindi non si può imputare al S.U.N.I.A di non avere “educato” gli assegnatari al rispetto delle regole. Non era e non è compito del S.U.N.I.A. verificare se gli assegnatari pagano i canoni e le spese condominiali e i piani di rientro: questo compito spetta ad A.T.C.! Il S.U.N.I.A, infatti, non ha mai “difeso” gli assegnatari morosi, ma si è sempre adoperato perché gli stessi versassero i canoni di affitto e le spese condominiali, e lo continuerà a fare a tutti i livelli.
"Occorrono altri interventi negli alloggi"
Comprendiamo che gli impiegati di ATC Piemonte Nord spesso facciano “miracoli” per far funzionare al meglio la struttura, ma non possiamo continuare ad assistere all’attuale situazione: occorrono - e qui veniamo alle altre precisazioni - immediati interventi ordinari e straordinari di manutenzione in moltissimi immobili, e per questo ribadiamo la richiesta di usare fondi cospicui per programmare manutenzioni nel prossimo triennio. Non possono e non debbono bastare i pochi fondi che ogni anno vengono stanziati per le manutenzioni. Chiediamo che vengano aperti confronti con i Comuni, con le Fondazioni, con le Organizzazioni sindacali, con la regia della Prefettura, per stabilire piani straordinari di interventi di manutenzioni agli stabili ATC e dei Comuni. Piani di interventi triennali che, partendo dalle priorità che ben conosciamo, garantiscano il recupero degli immobili e il loro mantenimento. Usando tutti i fondi possibili e chiedendo ulteriori fondi a Regione e allo Stato.
Sunia insiste sul discorso "Auto-Recupero" della case non assegnabili
Inoltre diventa fondamentale emettere immediatamente il “bando per l’auto-recupero” degli immobili chiusi e non assegnabili, che ATC Piemonte Nord non ha mai emesso. Noi siamo continuamente sollecitati dagli assegnatari ‘virtuosi’ che regolarmente pagano i canoni e le spese condominiali, per essere i portavoce delle loro richieste di manutenzione degli immobili, giuste e condivisibili. Bisogna partire con programmazioni delle manutenzioni ordinarie e straordinarie, e il S.U.N.I.A. è, come sempre, disponibile ad avviare confronti. La situazione di degrado degli immobili è ben visibile: basta andare in via Egitto, Via Martiri del Kiwu, via Dante, corso Salamanno e altre in Vercelli. Ma anche in Provincia la situazione è di estremo degrado: pensiamo a Trino, Crescentino, Santhià, solo per citarne solo alcune.
"Marchioni faccia un giro con noi nelle case di Vercelli per vedere di persona il degrado"
Invitiamo il Presidente ATC Piemonte Nord farsi un giro con noi per le case ERPS, per constatare di persona le situazioni di degrado, magari insieme all’Assessore regionale competente e il Governatore del Piemonte: forse così ci si renderà conto se le nostre richieste, sono sensate o no!
Servono fondi e interventi. Non sono più rimandabili né le manutenzioni ordinarie e neppure quelle straordinarie.