Carlo Marazzato tra i vincitori del premio Alpino dell'anno 2022
L'importante riconoscimento per riconoscere il valore dell'uomo e le sue opere a favore della comunità.
Nella foto grande Luca Marazzato, nelle immagini della gallery altri momenti della giornata.
Il premio nazionale “Alpino dell’Anno”, è un riconoscimento promosso dalla sezione ANA (Associazione Nazionale Alpini) di Savona e quest'anno ha festeggiato la quarantasettesima edizione, che si è svolta domenica 9 ottobre 2022.
Fra le penne nere che sono state indicate come esempi dello spirito del Corpo c’è anche l’alpino vercellese Carlo Marazzato, scomparso qualche mese fa.
Oltre a essere stato un leggendario imprenditore e grande collezionista di mezzi d'epoca, faceva parte del gruppo alpini di Borgo Vercelli ed ha sempre sostenuto le attività della sezione vercellese.
I vercellesi alla cerimonia di Savona
Familiari e una delegazione vercellese
Alla cerimonia, insieme alla vedova Mara Rispoli, e al figlio Luca, anche lui alpino, che ha ritirato il premio, ha partecipato una delegazione della sezione di Vercelli, guidata dal presidente, Piero Medri, affiancato dai consiglieri Fulvio Banino e Francesco De Grandi, e diversi “borghini”, che con Carlo hanno condiviso anni di vita spesi nella solidarietà, quella vera, gratuita e con la “S” maiuscola.
“La nostra sezione è una delle più piccole d’Italia – ci dice Medri – ma è fatta di persone che in qualsiasi momento vengano chiamate a dare il proprio aiuto rispondono presente. Alla fine dello scorso anno avevamo proposto Carlo per il Premio Bontà nella nostra Vercelli ed era stato premiato. Lo abbiamo proposto a Savona e la giuria lo ha proposto come esempio a tutta la nostra Associazione: se ancora ce ne fosse bisogno tutto ciò dimostra la statura morale ed alpina di Carlo".
Un Alpino è Alpino per sempre
Mentre il vice comandante della Brigata Alpina Taurinense, colonnello Pierpaolo Lamacchia cha sottolineato come “… non esistono Alpini in armi e Alpini in concedo: che ha portato il cappello con la penna da quando lo indossa sino a quando posa lo zaino a terra è un Alpino e la gente sa che gli uomini con la penna sono gente di cui ci si può fidare: sempre e dovunque”.
La sezione di Savona, presieduta da Emilio Patrone, ha voluto attribuire un riconoscimento speciale a Stefano Bozzino, di Piacenza, assurto all’onor delle cronache quando, nella prima fase della pandemia da COVID-19, con il cappello da alpino in testa e la sua fisarmonica, non potendo visitare la moglie ammalata, per non farla sentire sola, si mise a suonare nel cortile dell’ospedale di Castel San Giovanni e il suo video fece il giro del mondo.
Il bene che continua a donare
Il capo gruppo degli alpini di Castel San Giovanni, Alessandro Stragliati, che ha accompagnato ad Albissola Bozzini, ci saluta dicendo “Carla, la moglie di Stefano, purtroppo è andata avanti, ma lui, con la sua fisarmonica, continua a donare un sorriso a tutti quelli che soffrono”.
È come il bene che la famiglia Marazzato, in onore di papà Carlo, continua a donare alla solidarietà per il territorio vercellese.