Cappuccini: degrado oltre i limiti di guardia

A due passi dal cimitero e dalla chiesa parrocchiale, discariche sempre più grandi e la solita sporcizia

Cappuccini: degrado oltre i limiti di guardia

Con certi personaggi la partita del decoro urbano è persa a tavolino. Costoro vincono senza nemmeno scendere in campo. “Lo scriva! Sono dei ‘Pulòt’ calzati e vestiti” commenta un cappuccinatto doc a due passi dalla chiesa della Beata Vergine Assunta osservando, di lato al nostro Reporter Errante, una orrenda discarica di ogni genere di immondizia lungo il marciapiede del piccolo parcheggio realizzato di fronte al campo del Castigliano (plastica, un monitor del computer, sacchi puzzolenti e molto altro).
“Pulòt” è una parola che i vercellesi conoscono molto bene: essa identifica coloro che vivono volutamente nella sporcizia e si beano di essa. In questo caso se ne beano al punto da volerla condividere (eufemismo) con le persone per bene buttandogliela sui marciapiedi. E’ successo in via del Vezzolano ed è successo nella perpendicolare via Vitale Ranghino, uno dei “punti caldi” dell’abbandono dei rifiuti, dove, dopo l’ennesimo e costosissimo intervento di pulizia effettuato dal Comune, siamo di nuovo daccapo con una fila di ingombranti lunga oltre 10 metri. La merceologia è la solita: mobilio assortito, valigie, plastica e sacchi maleodoranti.
Proseguendo in questo disgustoso tour a piedi, il Reporter Errante arriva in via Don Pollone dove il Comune ha tagliato l’erba sui marciapiedi che un paio di settimane fa superava i due metri di altezza. Poco oltre, eccoci alla terza “cattedrale” dello schifo: il parco delle case popolari di via Castigliano dove, accanto al solito albero, si è formata una gigantesca discarica di cassette da mercato in plastica, mobili, il monitor di un vecchio PC  e pure dei vecchi sci. E dire che il centro raccolta ingombranti di Atena si trova a meno di un chilometro di distanza…
In quest’ultima discarica, colmo dei colmi, c’è pure una cassettiera con appiccicato sopra il codice ritiro ingombranti lasciato da un cittadino cum grano salis… Evidentemente c’è chi pensa che se Atena può ritirare l’ingombrante richiesto al call center può accollarsi anche le decine di rifiuti buttati dai “Pulòt” di turno…
Intanto chissenefrega… Paga pantalone.

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