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Bollette record a Vercelli: la protesta di Gianluca Mercadante

L'invito a imprenditori e cittadini a mostrare le loro bollette

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E’ bastato un post su Facebook di Gianluca Mercadante, che ha pubblicato la bolletta del gas della sua attività di acconciature per il bimestre gennaio-febbraio 2023, a far emergere le proteste, ma soprattutto le storie di imprenditori e famiglie che non riescono più a far quadrare i conti.

La bolletta appesa in vetrina

Mercadante ha appeso anche fuori del negozio la fattura ricevuta da ASM, con un conto del metano da 863,39 euro, per un locale di 30 metri quadri con il termostato a 18 gradi) invitando i colleghi a fare altrettanto o almeno di farlo sui social, come segno di protesta.
E sono stati diversi a postare o segnalare nei commenti le “sberle” ricevute: un amico ha segnalato 857,51 sempre di gas metano, un ristoratore vercellese è passato dai 900 euro dello stesso periodo 2022 a ben 4.300.
Un altro commento, probabilmente non della zona, ha portato il caso di una grossa azienda che deve pagare 145.000 euro (avete capito bene), tre volte tanto rispetto a prima!

E' il momento di farci sentire

«E’ il momento di fare sentire la nostra voce, non chiedo manifestazioni come in Francia, ma non bisogna neanche restare zitti a subire. Dire che tanto non cambia niente è un alibi, è proprio perché non cambierà niente che dobbiamo farci sentire. Da quando ho messo fuori dal negozio la bolletta vedo che la gente si ferma a guardare, spero serva a far capire che se stiamo zitti, se non protestiamo, civilmente ma con determinazione, passa il segnale che va bene così... Invece non va bene affatto, per noi imprese che nonostante tutto teniamo aperto e per le famiglie che sono in grande difficoltà. Per inciso a casa mi è arrivata una bolletta della corrente da 360 euro, quando prima non ne spendevo mai più di 120. Una mia vicina per riscaldare 35 metri quadri ha speso più di 800 euro».

Gas ed elettricità sono beni essenziali

Mercadante, che è anche un apprezzato scrittore e sa leggere bene la realtà, si sofferma ancora sull’aspetto principale: «E’ veramente criminale far pagare un bene primario, indispensabile per la vita, come elettricità e gas, come fosse un bene di lusso. Io posso decidere di comprare dei pantaloni di Armani perché rispetto a quelli da 10 euro del mercato mi danno molto di più... ma il gas è sempre gas. Sono indignato e spero che tanti, vercellesi, e non, perché ho avuto commenti da tutta Italia, si facciano sentire».

Sul numero di Notizia Oggi Vercelli in edicola fino a domenica 9 aprile il servizio completo.

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