"Avviate la bonifica dall'amianto delle ex officine Magliola di Santhià"
L'appello dell'associazione Obiettivo Salute dopo l'acquisizione all'asta della struttura da parte di un gruppo immobiliare veneto
Le officine Magliola di Santhià sono state acquisite all'asta da un gruppo veneto solo qualche giorno addietro e l'associazione cittadina Obiettivo Salute preme affinché da subito la nuova proprietà avvii la bonifica dall'amianto da tanto attesa. "Purtroppo- spiega la presidente del sodalizio Paola Bertona- Ad oggi è rimasta inapplicata l’ordinanza sindacale del marzo 2017 che prevedeva la bonifica dell’amianto presente sul fabbricato della proprietà ex Magliola entro 12 mesi per salvaguardare la salute pubblica". L’ordinanza in questione disponeva altresì che qualora i lavori non fossero stati eseguiti entro i termini indicati, si sarebbero fatti eseguire d’ufficio e le spese sostenute sarebbero state imputate ai proprietari e riscosse nelle forme previste dalla normativa. "Ebbene- continua Bertona - cinque anni dopo rileviamo che la situazione è inalterata, con l’unica variante dell’avanzare del degrado dell’amianto dovuto allo scorrere inesorabile del tempo". Proprio qualche giorno fa l'intero stabile è stato aggiudicato l’asta dando così speranza per nuovo posti di lavoro ma anche per un avvio della bonifica.
La bonifica delle ex officine
"Auspichiamo che l’entusiasmo manifestato per l’aggiudicazione dell’area Magliola ad un Gruppo Immobiliare Veneto si traduca in un tempestivo avvio della bonifica dell’area nel rispetto delle ordinanze sindacali pendenti sulla medesima" precisa Bertona. Inoltre il gruppo ambientalista ha preso carta e penna e ha scritto alla sindaca Angela Ariotti: "Quello che vogliamo far arrivare forte e chiaro è che non c’è più tempo da perdere - continua Bertona- senza dimenticare che i bambini sono i soggetti più vulnerabili poiché hanno un apparato respiratorio molto più delicato e facilmente attaccabile dalle fibre killer di amianto per l’insufficienza di difese rispetto all’apparato respiratorio di un adulto. È acclarato che a 600 metri da quel fabbricato vi è proprio la Scuola Collodi, la Casa della Salute, i giardini pubblici dove i cittadini usano intrattenersi ed inoltre, ad una distanza sia inferiore che maggiore, troviamo due centri commerciali, diverse attività commerciali e la Stazione Ferroviaria". Infine Bertona domanda alla sindaca i motivi di un mancato investimento fino ad oggi sulla bonifica Magliola: "Se è vero che dal bando dell’affitto del suolo dell’area Truffaldina erano previste entrate tali da coprire quasi totalmente la bonifica dell’amianto della ex Magliola, le domandiamo perché non si è acceso un finanziamento per dare corso alla bonifica dell’amianto salvaguardando la salute e sicurezza dei suoi concittadini?"