Aveva salvato i vercellesi ai tempi delle restrizioni, oggi l'argine del fiume Sesia è invaso dai rifiuti
Tornano, puntualmente, gli incivili a provocare veri e propri scempi ecologici. tra rione Cervetto e Isola, a bordo fiume, è un susseguirsi di immondizia, laterizi e solai svuotati...

Aveva salvato la gente di Vercelli dalla "condanna" alle quattro mura domestiche in periodo Covid. O, per meglio dire, era diventata una buona risposta, un rifugio sotto il cielo per godersi un po' di aria aperta tra una restrizione e l'altra. Oggi (anzi, puntualmente), la campagna dell'argine del fiume Sesia viene bistrattata da chi la scambia per una discarica a cielo aperto.
Aveva restituito "l'aria aperta" a i vercellesi nel periodo delle restrizioni. Ora l'argine è invaso dai rifiuti
La città e la cattedrale di Sant'Eusebio sono proprio lì, a pochi passi. Si vedono tetti e cupolone. Basta entrare da corso Matteotti, corso Rigola oppure dalla cava, sita di fronte al muro dei Partigiani e all'ingresso del TSN Vercelli. Proseguendo sullo sterrato rialzato, in direzione rione Isola, subito un materasso buttato ai piedi del dei binari del treno insieme a sacchi neri d'immondizia comune. Che prosegue e prosegue: nel folto della vegetazione (che con l'aumentare delle temperature sta ricominciando a crescere coprendo solo ingannevolmente certi scempi), c'è chi ha deciso di svuotare a terra il proprio armadio, gettando vestiti che non usa più. C'è pure il borsone di una società sportiva dai colori sociali evidentemente biancorossi.
Laterizi e cumuli di immondizia enormi a bordo fiume e davanti alle vecchie baracchette
Ma il peggio deve ancora venire. Tanti anni fa da queste parti, oltre a passeggiare, si veniva per godersi il fiume d'estate. Si diceva il "mare di Vercelli", quando ancora non ci si poteva permettere di andare al mare o in piscina, tra una baracchetta e l'altra (tutte ormai chiuse da illo tempore) che vendevano pane e bagnetto verde. Avvicinandosi proprio a una di esse, i cumuli di laterizi e scarti di opere edili affiorano fino a un enorme deposito abusivo in cui c'è di tutto. Tutto ciò che concerne, ovvero, lo svuotamento di una o più abitazioni. Pure un paio tra carriole e carrette, valigie, sacchi neri, secchi e secchielli, altri materassi, c'è anche una lunga persiana in legno... Una montagna di rifiuti lasciata lì, in bella mostra, mentre la gente passeggia, corre o gira in bicicletta. Uno scenario che lascia senza parole.