Assegnata la borsa di studio in nome della amata prof Canavero
Terza edizione del riconoscimento assegnato dalla famiglia dell'indimenticabile insegnante di storia e filosofia allo Scientifico

Per il terzo anno il Liceo Scientifico di Vercelli rende onore a una professoressa che ha scritto la sua storia: Orsolina Canavero, indimenticata insegnante di storia e filosofia a cavallo di quattro decenni della scuola di corso Palestro. Sabato scorso è infatti stata assegnala all'allieva Angelica Fiora la borsa di studio a lei intitolata, la terza offerta dal marito Giuseppe Perinotti e dal figlio Paolo. Presente la dirigente Rossella Talice.
Lucia Politi, ex allieva della prof Canavero, ha tracciato un toccante ritratto umano e professionale della sua insegnante mettendo l'accento su due qualità che l’hanno resa preziosa ai suoi studenti: la sua grande umanità e la sua capacità di comprendere l’individuo che aveva di fronte. Politi ha ribadito poi quali sono stati i due più grandi insegnamenti che ha ricevuto: la tolleranza e la coerenza con se stessi.
Tra il pubblico commosso erano presenti ex colleghi, amici, e una delegazione dell’Associazione ex allievi rappresentata dalla presidente, Gabriella Gorini Barasolo. La cerimonia è stata impreziosita dal commento musicale a cura del maestro Riccardo Bobba, docente di matematica e al Liceo.
Il ricordo di una prof severa e molto amata
Riportiamo alcuni stralci del servizio che NOTIZIA OGGI VERCELLI dedicò alla scomparsa della professoressa Canavero il 21 settembre del 2020.
Classe 1947, vercellese doc, Canavero insegnava storia e filosofia con una passione tale da aver fatto amare le sue materie a centinaia di allievi nel corso della sua infinita carriera scolastica. Come tutti i grandi professori aveva anche un lato duro e pretendeva parecchio dai suoi allievi: le sue spiegazioni erano a dir poco illuminanti e quando parlava lei non volava una mosca... E le interrogazioni erano più simili a esami universitari che a impegni da liceale: richiedevano giorni se non settimane intere di studio approfondito. Dura e severa in classe , apriva il suo grande cuore non appena suonava la campanella dialogando con i suoi ragazzi. Partecipava con entusiasmo alle cene di classe di fine anno e pure alle rimpatriate post maturità.
Era anche molto attiva nel volontariato: nel 2012-13 fece parte del progetto «Scuola per Stranieri» promosso da alcune insegnanti impegnate nel Gruppo di Volontariato Vincenziano che si occuparono dell’alfabetizzazione di donne straniere.
Chi scrive la ricorda felicissima alla Vecchia Brenta poco meno di tre anni fa con i ragazzi della quinta E del 1989, una classe meravigliosa ancora oggi unita da un’amicizia dura come la roccia. Con noi partecipò a una splendida gita scolastica a Vienna e Salisburgo condividendo interesse per le meraviglie dello Schloss Schönbrunn e allegria per le nostre mattane.
Proprio i ragazzi di quella classe la ricordano con ammirazione, malinconia e infinito affetto. Poche righe ciascuno...
«Ha fatto amare la filosofia e la storia anche a un “fagnano” come me» Nicola; «Educando i miei figli ho spesso pensato a lei: una prof dura, tiratissima nei voti, severa eppure tanto amata. Perché lei chiedeva tanto ma dava tanto in cambio, E poi, trattandoci da adulti, ci responsabilizzava» Lucia; «Non è un caso se mi sono laureata in storia. Lei mi ha accompagnata fino al traguardo. Sarà sempre presente!»: Maria Pia; «Lei era la filosofia. Osso duro, sguardo furbo che inceneriva, ma che in fondo tradiva una vivacità e un amore per l’insegnamento che la rendevano e la rendono ancora oggi “unica”. Lei ha rappresentato un monumento per la mia gioventù, quella degli anni più belli e irresponsabili. Quando se ne va un pezzo del nostro mondo ci sentiamo sempre un po’ più soli» Piero; «La porterò nel cuore con l’indelebile ricordo di come, con i miei compagni di liceo, terminate le sue appassionate lezioni, avessimo tutti la sensazione di averle vissute e non subite... Arrivederci prof» Paola; «Arrivederci cara prof, splendido esempio di insegnamento di vita. Grazie di cuore e un saluto dal... penultimo banco» Alessandro; «Non è un caso se ho scelto di laurearmi in filosofa. Lei è stata l’unica insegnante del liceo che mi abbia insegnato qualcosa e fatto amare una materia» Sabrina; «Non solo ci ha insegnato ad amare le sue materia, ci ha insegnato a crescere... La porteremo nei nostri ricordi. Buon viaggio Prof!» Carlo; «Con lei abbiamo imparato a informarci e poi a riflettere sui fatti. Ci ha insegnato a essere consapevoli e poi, cosa importante, è stata una gran persona» Giuseppe; «Solo il tempo ci farà comprendere il valore di certe persone. Grazie prof Canavero»; Davide.