Andrea Pistono nel Comitato esecutivo di Csvnet
Il vercellese è stato eletto nel comitato esecutivo dell'Associazione nazionale dei Centri di servizio per il volontariato.
Il vercellese, già presidente del Centro Territoriale Volontariato, è stato eletto nel comitato esecutivo dell'Associazione nazionale dei Centri di servizio per il volontariato.
Il comitato esecutivo
Il vercellese Andrea Pistono è stato eletto nel comitato esecutivo dell'Associazione nazionale dei Centri di servizio per il volontariato. Fra il 16 e 17 luglio si è tenuto a Roma il Consiglio direttivo di CSVnet, riunitosi per la prima volta dopo l’assemblea elettiva dello scorso 26 giugno. Tra le novità più importanti c’è proprio la nomina dei componenti del Comitato esecutivo, che vede al suo interno, oltre alla presidente Chiara Tommasini, i vicepresidenti e il tesoriere, i neo eletti Maria Antonia Brigida, Maria Luisa Lunghi e Andrea Pistono, attuale Presidente del Centro Territoriale Volontariato.
I temi
«Ho molto apprezzato – commenta Andrea Pistono – che il lavoro svolto dai Csv del Piemonte sia stato riconosciuto a livello nazionale con la mia nomina nel Comitato Esecutivo. Ora saremo impegnati ( ed io in prima persona ) sui grandi temi che questi ultimi difficili mesi ci hanno portato: per prima cosa il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza presentato dal Governo e sul quale il Volontariato sta elaborando molte proposte che derivano dall’esperienza che ha visto moltissime associazione in prima linea nella gestione delle emergenze (sanitarie, sociali ed economiche). Si tratterà, da parte nostra, di presentare idee ed obiettivi che rendano la nostra società più solidale e più equa. Ma sarà anche l’occasione di riportare in evidenza temi come quello della tutela dell’ambiente, o del supporto alle persone fragili (e l’elenco sarebbe lungo) sui quali per tanto tempo si è dato per scontato che fossero ‘naturalmente’ la vocazione di fa attività di volontariato e che fosse un loro ‘compito’, azioni che tante volte la collettività non ha sostenuto a sufficienza. Si tratterà, nei prossimi mesi, di far capire che i CSV possono davvero essere motore della coesione sociale».
La piattaforma
«Fare bene, insieme, consolidare ed evolvere» le parole chiave evidenziate dalla presidente Tommasini nella sua relazione introduttiva. Al centro dell’intervento la necessità di definire una nuova vision per l’associazione nazionale dei Csv, chiamata a diventare una vera e propria «piattaforma culturale e collaborativa di tutti i centri di servizio» capace di reagire ai profondi cambiamenti legati al nuovo assetto dei Csv e alle nuove dinamiche socio economiche che, soprattutto a seguito della pandemia, animano il contesto di riferimento in cui operano i centri.
Le linee strategiche
In particolare sono quattro le linee strategiche, illustrate durante il consiglio dal direttore Alessandro Seminati, che guideranno le attività già in essere e su cui verranno pianificate quelle future. Tra queste c’è la formazione, da implementare in modo che sia «sempre più capillare e condivisa, correlata ai bisogni dei centri di servizio e che valorizzi le competenze che arrivano dai territori». Altro tema è quello della digitalizzazione, perché oggi, come sottolineato dal direttore di CSVnet «gli strumenti digitali costituiscono il canale più efficace ed efficiente per gestire i progetti e dialogare con le Pa e gli stakeholder». Tra le sfide anche il lavoro per una maggiore sostenibilità del sistema «in modo da essere sempre più pronti ad ingaggiare le sfide dei Csv nei singoli territori» e la costruzione di una vera «comunità di pratica per massimizzare idee e prospettive attraverso il confronto e riattivare la partecipazione alla vita del sistema».