Clima

Allarme siccità: Coldiretti preoccupata chiede un protocollo con Ovest Sesia

Il mese di gennaio 2024 è il quinto più caldo dal 1958, la portata del Po è dimezzata

Allarme siccità: Coldiretti preoccupata chiede un protocollo con Ovest Sesia
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La siccità torna a far preoccupare il mondo agricolo, complice un mese di gennaio che è stato il quinto più caldo dal 1958 in Piemonte. Lo fa presente Coldiretti Vercelli-Biella in una nota in cui si chiede anche un protocollo d’intesa con Ovest Sesia.

Inizio d'anno bollente

"L’inizio d’anno bollente con una temperatura superiore di 1,6 gradi rispetto alla media storica aggrava la siccità nelle campagne e manda la natura in tilt. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulle rilevazioni Isac Cnr relative al mese di gennaio 2024 nel confronto con la media del periodo 1991-2020.

Portata del Po dimezzata

Nel nostro territorio, la portata d’acqua del Po è dimezzata, gli altri fiumi si trovano in condizioni simili. Le precipitazioni si sono ridotte del 25% rispetto alla normalità in questo periodo. Le temperature regionali sono superiori alla media di 1,7°C: è stato il quinto gennaio più caldo dal 1958, secondo i dati di Arpa.

Non sottovalutare i segnali della siccità

“Da nord a sud della nostra Regione, iniziano ad esserci i primi segnali legati alla siccità – il Presidente di Coldiretti Vercelli-Biella Roberto Guerrini e il Direttore Luciano Salvadori - L’assenza di piogge e la poca neve caduta mettono a rischio, infatti, le semine di cereali e legumi, i pascoli, l’ortofrutta, le vigne. L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli e tale obiettivo richiede un impegno ed una maggiore flessibilità da parte delle Istituzioni competenti.

Un protocollo d'intesa con Ovest Sesia

In questo scenario, serve prevedere un protocollo d’intesa con Ovest Sesia per prevenire, individuare e gestire situazioni critiche. ed è necessario, attraverso un’attenta pianificazione, mettere in atto interventi strutturali per efficientare le risorse idriche, anche attraverso l’impiego dei fondi dello Sviluppo rurale. Servono anche investimenti con progetti di lungo respiro che vadano oltre l’emergenza come il piano elaborato dalla Coldiretti con Anbi che punta ad aumentare la raccolta di acqua piovana, oggi ferma all’11%, attraverso la realizzazione di invasi che garantiscano acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita idroelettrica”.

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