Alessandro Stecco (Lega): "Tornano come promesso i posti letto in Oncologia"

Continua la crescita della sanità dell'Asl Vercelli

Alessandro Stecco (Lega): "Tornano come promesso i posti letto in Oncologia"
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Alessandro Stecco (Lega): "Tornano come promesso i posti letto in Oncologia"

Alessandro Stecco (Lega): "Tornano come promesso i posti letto in Oncologia"

"Vedere i frutti di un percorso - commenta il presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale, il leghista Alessandro Stecco, relativamente al ritorno dei posti letto oncologici nella Asl di Vercelli -, che ho difeso prima nel mio ruolo di consigliere della Lega di minoranza in Comune a Vercelli nella consiliatura scorsa e che ho portato avanti come eletto nel Consiglio regionale del Piemonte, è una soddisfazione, ma lo è soprattutto per la comunità vercellese, alla quale si era sottratto il diritto di avere un'Oncologia con i posti letto al completo. Oltre al nuovo primario, la dottoressa Chiara Saggia cui auguro un buon lavoro, nei prossimi mesi saranno attivati i posti letto per la presa in carico e l'assistenza dei pazienti oncologici. Abbiamo completato una battaglia in cui ho sempre creduto, scendendo in piazza quando è stato necessario assieme a comitati, colleghi consiglieri comunali e cittadini e di cui presto i malati oncologici vercellesi potranno beneficiare".

"Agli attuali ambulatori specifici in ambito oncologico e il day hospital - ha proseguito Stecco, medico e professore universitario - la struttura complessa di oncologia affiancherà finalmente anche i posti letto per l'assistenza ai malati e la somministrazione delle terapie. Un grazie al direttore generale Eva Colombo, al direttore sanitario Fulvia Milano e a quello amministrativo Gabriele Giarola per aver creduto in un progetto che cambia la prospettiva delle cure oncologiche nella provincia di Vercelli".

"Il prossimo passo a cui credo si debba tendere - ha concluso Stecco - è sposare il progetto dell'Oncologia territoriale e di prossimità, perché fino al 30% dei pazienti oncologici potrebbero ricevere cure di bassa o media complessità anche esternamente alle mura dell'ospedale e, con l'avvio o il potenziamento delle case di comunità, sarà possibile fare progetti in questa direzione, verso la quale andrà la mia proposta all'ottima direzione aziendale, che mi pare attenta agli sviluppi innovativi della Sanità".

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