IL CASO

A un mese dalla morte del gatto colpito dallo sparo, a San Germano tutto tace

Dal Comune nessun segnale. Invitiamo i consiglieri a presentare un'interrogazione al Sindaco

A un mese dalla morte del gatto colpito dallo sparo, a San Germano tutto tace
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Era il 5 febbraio quando PrimaVercelli dava la notizia della morte del micio PAUL DARK, colpito la mattina del 27 dicembre scorso da uno sparo in via Galileo Ferraris a San Germano.
Il bel gatto, di pelo bianco e arancione, ha lottato duramente per sopravvivere con l'amorevole aiuto dei volontari di "Baffi & Code" e il sostegno di migliaia di persone di tutta Italia che hanno partecipato alla raccolta di fondi per pagargli l'operazione in clinica. Dopo 41 giorni l'adorabile micio è spirato, lasciando nella tristezza tutti coloro che avevano fatto il possibile e l'impossibile per salvarlo. A svelarlo una lettera accorata della presidentessa di "Baffi & Code" Andreina Rossi.

E mentre la drammatica vicenda del micio teneva banco tra chi vuol bene agli animali, faceva assai specie il silenzio di San Germano, dal Comune in giù, non una parola di solidarietà per il micio e per chi lo aveva adottato dopo una vita da randagio, ma soprattutto niente nei confronti dell'infame che ha sparato appena due giorni dopo Natale. Non una riga di condanna del gesto. Zero... Come se questo fatto vergognoso, ingiustificabile, non riguardasse il paese e chi lo amministra.

Un atteggiamento incomprensibile a maggior ragione dopo che il 5 febbraio Andreina Rossi di Baffi & Code ha messo nero su bianco il fatto che il colpevole non fosse stato identificato e di conseguenza punito ai sensi di quanto statuito dal Codice Penale. Al punto che tra i commenti, in molti hanno chiesto a chi sapesse qualcosa di utile per identificare chi ha sparato "di abbattere il muro di omertà e parlare".

E' passato un altro mese e il silenzio non si è spezzato. Non si sa se è stata smascherata questa persona che spara per strada (trattasi in ogni caso di un soggetto potenzialmente molto pericoloso)  e soprattutto dal Comune continuano a non arrivare segnali.

Due domande ai consiglieri comunali che dovrebbero essere informati su quel che succede nelle loro strade: perché non ne parlate in consigli0? e poi, perché non fate un'interrogazione al sindaco? PAUL DARK merita giustizia e la gente non dimentica. Questo far finta di niente non smorzerà mai i toni...

I ragazzi della classe III della scuola media di San Germano, che mensilmente curano la pagina GIORNALISTI IN ERBA su Notizia Oggi Vercelli, hanno scritto una lettera all'infame, lettera pubblicata lo scorso febbraio sul cartaceo e che riportiamo integralmente.

Caro essere umano,

Sono un gatto. Scrivo questa lettera non con rabbia, ma con una sorta di comprensione silenziosa. So che il brutto e doloroso gesto che hai compiuto nei miei confronti è frutto di una tua profonda confusione, paura o incoscienza.
Vorrei, però, che tu riflettessi su una cosa: non siamo tanto diversi, io e te. Io con i miei occhi che vedono il mondo in modo diverso, con la mia lingua che non riesce a dire le cose come vorrei, ma con lo stesso cuore che batte, lo stesso desiderio di essere amato. Non posso dire di capire cosa ti abbia spinto a farmi del male, ma posso dirti che non è mai stato necessario.
Se tu avessi avuto bisogno di un po’ di compagnia, di un po’ di calore, sapevi bene che sarei venuto da te. Ho sempre cercato di stare vicino a tutti, di fare un piccolo gesto che facesse sorridere: un miagolio timido, un salto improvviso sul divano, una carezza che non so se tu hai mai dato e ricevuto.
Forse hai avuto paura, o forse eri semplicemente sopraffatto dai tuoi problemi. Voglio che tu sappia, però, che nessuna di queste emozioni giustifica un gesto violento. Il mio corpo è più fragile di quanto sembri e il dolore che ho sentito non era solo fisico, ma anche affettivo.
Non voglio che tu ti senta preso dal rimorso. Voglio solo che tu capisca che ogni creatura ha il diritto di vivere senza paura… come te. E se mai dovessi guardarmi negli occhi ancora, spero che vedrai un animale che è capace di perdonare e che desidera solo essere amato.

 

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